PEDOFILIA
Sesso dall’asilo: lo ordina l’Organizzazione Mondiale della Sanità
Così dice il Signore: «Una voce si ode da Rama, lamento e pianto amaro: Rachele piange i suoi figli, rifiuta d'essere consolata perché non sono più» Geremia 31:15.
Sesso dall’asilo: lo ordina l’Organizzazione Mondiale della sanità
I Governanti Tacciono
Il papa solidarizza con i Gay
… altri si allineano…
E i pedofili esultano… al bando … il Cristianesimo
Una civiltà umana può dirsi tale solo se tutela realmente i bambini. Dopo la legalizzazione della pedofilia in Europa ramificata nei parlamenti (alla voce Bruxelles), nei governi, nelle forze armate, nei servizi segreti, nelle magistrature e nelle multinazionali, ecco ora cosa accade. L’OMS detta legge: i piccoli corpi sono merce sessuale dalla più tenera età. Detto e fatto: Oms a ordinarlo. Infatti è in fase di diffusione un vademecum in cui si tracciano le linee guida per la cosiddetta educazione sessuale ai giovani. Secondo il documento, sin dalla culla ora bisognerà insegnare ai bambini a vivere con serenità la propria sessualità, anche attraverso la masturbazione. Il documento – elaborato nel 2010 inizia adesso ad essere messo in circolazione – è intitolato “Standard di Educazione Sessuale in Europa” ed è una guida per i governi, la scuola pubblica e gli specialisti sanitari, sviluppata dall’ufficio europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in collaborazione con l’agenzia governativa tedesca per l’Educazione Sanitaria. Viene preso anche a pretesto la diffusione dell’HIV: un virus inventato di sana pianta che mai nessun scienziato ha mai isolato. http://www.aispa.it/attachments/article/78/STANDARD%20OMS.pdf Il documento imbottito di evidenti pregiudizi ha iniziato a essere distribuito presso i ministeri dell’Istruzione e della Salute d’Europa, e non è distinguibile da un manuale di corruzione dei minori, ispirato però dai dogmi dell’ideologia di genere. Un testo istituzionale – calato dall’alto – che ignora i genitori come responsabili per l’educazione dei propri figli. Delle specifiche competenze che la guida consiglia di trasmettere ai bambini dai 0 ai 16 anni, questi sono alcuni esempi citati testualmente nel documento: Da 0 a 4 anni, l’OMS prescrive l’apprendimento del “godimento e piacere quando giochiamo con il nostro corpo: la masturbazione della prima infanzia”. Da 0 a 4 anni è l’ età ideale per “la scoperta del corpo e dei genitali”. A 4 anni, l’OMS afferma che i nostri figli sono in grado di “esprimere i bisogni, i desideri e i limiti, ad esempio nel gioco del dottore”. Da 4 a 6 anni i nostri figli hanno bisogno di sapere che la storia della cicogna come uccello-madre è un mito. Da 4 a 6 anni è l’età ideale, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per “parlare di questioni sessuali”, esplorare “le relazioni omosessuali” e “consolidare l’identità di genere”. Tra i 6 e i 9 anni, gli esperti dell’OMS affermano che i nostri figli sono pronti a conoscere e difendere i “diritti sessuali di bambini e bambine”. Da 9 a 12 anni, e fino a 15, devono conoscere il problema della maternità imprevista. Lo dicono con una parafrasi: “l’impatto della maternità e della gravidanza tra gli adolescenti cioè la crescita dei figli, la pianificazione familiare, i progetti di studio o di vita, la contraccezione , il processo decisionale e la cura nel caso di gravidanze indesiderate“. Da evidenziare il tortuoso percorso che fa l’OMS per dire che prima dei 15 anni, le bambine sono pronte per essere clienti dell’industria dell’aborto: Da 9 a 15 , è bene che ricevano informazioni su dove trovare un contraccettivo e dove ottenere un aborto. Tra 9 e 15 anni è inoltre un’età chiave, secondo l’OMS, per insegnare che la religione cristiana rappresenta un ostacolo per il piacere e il godimento del proprio corpo: “Influenza di età, sesso, religione e cultura” nell’educazione affettiva e sessuale . A 15 anni è il momento di “aprirsi agli altri (dichiarare l’omosessualità , la bisessualità e altre opzioni)”; a 15 anni è anche l’età per venire a conoscenza, inoltre, del “sesso commerciale (prostituzione , ma anche sesso in cambio di piccoli regali, pranzi/notti fuori o piccole somme di denaro), pornografia, dipendenza dal sesso“. I contenuti specifici della guida Standard di Educazione Sessuale in Europa, sono tanto eloquenti quanto i princìpi: «Il principio per il quale i genitori sono una “fonte informale” di educazione, rispetto allo Stato come “fonte formale”, “scientifica” e veritativa. Il principio per cui l’educazione affettiva e sessuale dei bambini dev’essere pianificata in funzione di una “sensibilità di genere». In altri termini, che la natura, i fatti, i dati, la responsabilità dei genitori… tutto debba sottomettersi ai dogmi della “sensibilità di genere”. Il principio per cui l’educazione sessuale e affettiva “inizia alla nascita”. Il principio secondo il quale l’educazione sessuale e affettiva “deve avere un approccio olistico”. Tutto è sesso, per l’OMS. Il principio per cui l’educazione sessuale e affettiva è funzionale al “rafforzamento dell’individuo e della comunità”. Tutto è politico, per l’OMS. Il principio per il quale gli insegnamenti dell’OMS sono “scientifici” e “neutrali” mentre quelli dei genitori vanno presi con le pinze. La guida consiste di pagine dove le parole “amore” e “responsabilità” non appaiono o, quando ci sono, il loro peso e significato sono del tutto irrilevanti. Non affrontano mai l’argomento. In compenso, la Guida parla costantemente di “piacere”, “benessere personale” e “istinti”. Chi e cosa c’è dietro l’OMS? Ufficialmente l’Organizzazione Mondiale della Sanità è un’agenzia delle Nazioni Unite, unitamente all’Unicef, al centro di uno scandalo di pedofilia internazionale con vertice principale in Africa e traffici di bambini anche in Europa. Non a caso in Italia, secondo i dati del ministero dell’Interno spariscono ogni anno più di 2.000 mila bambini. In realtà la corporation dell’ONU prende ordini dal Bilderberg Group (organizzazione terroristica e massonica a cui sono affiliati Enrico Letta, Mario Monti, incluso il democristiano Romano Prodi – già consulente di Goldman Sachs – e tanti altri) e viene finanziata dal massone illuminato David Rockefeller (padrone di metà dell’industria farmaceutica mondiale, nonché proprietario dei suoli su cui è sorto il palazzo delle Nazioni Unite a New York). Dunque, per questi criminali di taratura mondiale, la famiglia non ha alcun ruolo e compito educativo, tantomeno la Chiesa cattolica. Esatto: avete letto bene: chiesa cattolica, non protestante, oppure la religione ebraica o islamica. Per caso è un attacco mirato alle fondamenta cristiane dell’Occidente? Di sicuro in questo modo si plasmano e deformano le vite della generazione futura. Post scriptum Non sono né fondamentalista né bigotto, ma solo un uomo preoccupato da questa pericolosa deriva. Se nel Parlamento italiano ci fosse una reale opposizione, anche a fronte di queste documentate notizie, i governi telecomandati dall’estero morirebbero per sempre. I documenti correlati: http://www.madridsalud.es/publicaciones/OtrasPublicaciones/standars_de_calidad_de_la_educacion_sexual_en_europa_traducido_12nov.pdf BZgA / WHO Conference Youth Sex Education in a Multicultural Europe: http://www.sexualaufklaerung.de/cgi-sub/fetch.php?id=489 IPPF
“Charter on Sexual and Reproductive Rights”: http://issuu.com/ippfresources/docs/ippf_charter_on_sexual_and_reproductive_rights?e=4380807%2F2077572IPPF (2006a). Sexuality education in Europe. A reference guide to policies and practices. The Safe project. Brussels, IPPF European Network: http://www.ippfen.org/NR/rdonlyres/7DDD1FA1-6BE4-415D-B3C2-87694F37CD50/0/sexed.pdf World Association for Sexual Health (WAS) (2008). Sexual health for the millennium. A declaration and technical document. Minneapolis: http://worldsexualhealth.org/sites/default/files/Millennium%20Declaration%20%28English%29.pdf
World Association for Sexual Health (WAS) (1999). Declaration of Sexual Rights. Hong Kong. At the 14th World Congress of Sexology (Hong Kong, 1999), the WAS adopted the Universal Declaration of Sexual Rights, which includes 11 sexual rights: The right to sexual freedom, The right to sexual autonomy, sexual integrity, and safety of the sexual body, The right to sexual privacy, The right to sexual equity, The right to sexual pleasure, The right to emotional sexual expression, The right to sexually associate freely, The right to make free and responsible reproductive choices, The right to sexual information based upon scientific inquiry, The right to comprehensive sexuality education, The right to sexual health care. WHO Regional Office for Europe (2008). Inequalities in young people’s health. HBSC international report from the 2005/2006 survey. Edinburgh: http://www.euro.who.int/__data/assets/pdf_file/0005/53852/E91416.pdf
Standard per l’Educazione Sessuale in Europa del Centro Federale per l’Educazione alla Salute, BZgA (Germania) Colonia 2010. Ecco una versione italiana del doumento integrale (Edizione italiana promossa e finanziata dalla Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica):http://www.fissonline.it/pdf/STANDARDOMS.pdf
Il giornalista britannico Graham Hancock narra che nel 1987 Jos Verbeek (spero tanto che questo sia solo un omonimo ….. http://blogs.worldbank.org/team/jos-verbeek#tab1), rappresentante UNICEF per il Belgio (il Belgio delle sedi istituzionali europee ritorna sempre nelle storie di pedocriminalità, vedi Il Caso Zandvoort: http://www.youtube.com/watch?v=HbbajdT57Ig) aveva organizzato uno studio fotografico nello stabile della stessa UNICEF, utilizzando anche le risorse informatiche a disposizione dell’organizzazione, che alimentava un traffico di foto pornografiche aventi come soggetti bambini del terzo mondo, traffico con un giro di centinaia di clienti in 15 paesi. (Lords of Poverty: The Power, Prestige, and Corruption of the International Aid Business. Graham Hancock – Atlantic Monthly Press, 1989): http://www.nytimes.com/1987/06/25/world/child-sex-scandal-roils-unicef-unit.html.
UN staff accused of raping children in Sudan: http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/1538476/UN-staff-accused-of-raping-children-in-Sudan.html
UN sex-trafficking whistleblower feted in film http://www.independent.co.uk/arts-entertainment/films/news/un-sextrafficking-whistleblower-feted-in-film-2192045.html
Anche in “Bersagli mobili” (Marc Saudade, Arnoldo Mondadori Editore, 1984) si narra vicende di traffico di bambini nel sudest asiatico da parte di funzionari dell’ONU e dirigenti delle sue organizzazioni umanitarie. Come corrompere un bambino, e farla sembrare una cosa buona: http://hazteoir.org/alerta/51869-firma-c-mo-corromper-un-menor-y-que-parezca-saludable) artefici principali: Federal Centre for Health Education (BZgA) http://eurohealthnet.eu/organisation/member/federal-centre-health-education-bzga Federazione Italiana di Sessuologia Scientificahttp://www.fissonline.it OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità http://www.who.int/en World Association for Sexual Health http://www.worldsexology.org UNESCO – United Nation Educational, Scientific and Cultural Organization https://en.unesco.org
IL TALMUD RECITA:
20/2/2014
“Ecco la “terapia selvaggia” del Forteto”
Al processo contro Rodolfo Fiesoli Edoardo Martinelli, ex allievo di don Lorenzo Milani
di FRANCA SELVATICI
Edoardo Martinelli, ex allievo di don Lorenzo Milani nella scuola di Barbiana, è stato uno dei fondatori della cooperativa Il Forteto ma è stato anche uno dei primi a staccarsene per un profondo dissenso con Rodolfo Fiesoli, il capo spirituale della comunità oggi imputato di violenze su minori e, con altri 22 soci, di maltrattamenti. In aula, al processo, Edoardo Martinelli, già giovane sindacalista Cisl e operaio al Fabbricone di Prato, cerca di ricostruire quello che chiama lo “scontro ideologico” con Rodolfo, la sua idea di comunità aperta contro quella rigidamente strutturata voluta da Fiesoli e dalla maggioranza dei soci. Ma lo fanno parlare pochissimo. Preferiscono acquisire il verbale delle sue dichiarazioni ai carabinieri. E’ una scelta saggia per gli avvocati degli imputati, perché i ricordi di Martinelli sono esplosivi. “Lo scontro con Rodolfo fu sul modo di educare e sulla terapia selvaggia basata sulle confessioni pubbliche. La attuarono con una mia amica, disperata perché da bambina suo padre aveva abusato di lei, che io avevo portato in comunità. Cercarono di applicarla anche a me. Rodolfo mi guardava negli occhi, mi voleva far dire che ero un abusato, addirittura che anche don Milani era un abusante. Cosa fuori dal mondo. Era come se mi volesse ipnotizzare. Queste pressioni erano veramente disumane. Tutto un gruppo faceva coercizione. Siccome credo di non aver mai perso del tutto la lucidità, dissi a Rodolfo: “Si va io e te da don Bensi, il mio confessore””. Don Raffaele Bensi, parroco di San Michelino e professore di religione di generazioni di studenti, era una istituzione del cattolicesimo democratico fiorentino, ed era stato confessore e consigliere di don Milani. Martinelli ha un vivido ricordo dell’incontro: “Non si fa a tempo a entrare che Rodolfo gli fa il suo sorriso e gli mette la mano sui genitali (era un suo vezzo). Don Bensi gli sferrò uno sganassone e lo cacciò a calci nel sedere. Poi mi disse: “Questo è pazzo, è uno psicotico attivo”. Quel giorno capii che ero finito in un bordello. Fu dopo questo incontro che un giorno Rodolfo, a casa del mio più grande amico, Marco Ceccherini, mi si infilò nudo nel letto e cercò con la forza di avere un rapporto sessuale con me. Gli tirai due tonfi per cacciarlo dal letto. Era presente il mio amico Marco Ceccherini, che sorrideva come se per lui fosse una cosa normale. Quindi capite che tradimenti…”. Martinelli ha vissuto solo i due anni della fondazione della cooperativa, e ha rotto nel ’78, prima che il gruppo si trasferisse da Prato a Bovecchio e poi a Riconi (Vicchio), dove ha sede tuttora. Ma il nome glielo ha dato lui. “A quei tempi ero studente della Giovanna Leoncini (docente di geografia all’università e socia del Forteto – ndr) e ricordo che un giorno ci raccontarono che era stato scoperto un angolo di bosco intatto perché impenetrabile, un forteto. Io ero già in conflitto con Rodolfo e suggerii di dare alla cooperativa quel nome. Lo suggerii polemicamente, perché la comunità era così chiusa. Ma il nome piacque e fu accettato”.
Nel 2001 c’è stata la prima marcia di Barbiana, in ricordo di don Milani e della sua scuola. “Vidi Rodolfo alla testa del corteo con Michele Gesualdi”. Gesualdi era un ex allievo di don Milani e all’epoca presidente della Provincia di Firenze. “Scoprii che Fiesoli aveva un ruolo importante, che gli era stato affidato il progetto Barbiana finanziato con fondi europei, che era l’educatore simbolo di Barbiana per tutti i ragazzi delle scuole del Mugello. Per me era un delinquente, uno che aveva demolito, distrutto la vita di persone ancora prima di fondare il Forteto. Mi sono preoccupato. Barbiana per me è un punto d’anima profondo. Ho capito che occorreva reagire. Ho letto la sentenza di condanna di Fiesoli e Goffredi per abusi su una disabile. Ho letto i libri sul Forteto. Con altri ex allievi di don Milani mi sono permesso di andare prima dal Bolognesi sindaco di Vicchio, che invece di ascoltare noi dette a Fiesoli il premio Giotto. Poi è venuto il sindaco Elettra Lorini, che fece di tutto per creare una istituzione che soppiantasse il nostro centro di documentazione su Barbiana. Chiesi un incontro con lo psichiatra Giuseppe Fornari, che aveva scritto “La contraddizione virtuosa”, il libro ideologico del Forteto. Ci andai con due socie della cooperativa che erano in fase di rottura. Posi problemi educativi forti. Chiesi: “Come mai il Forteto non ha un doposcuola, come mai non si apre a figure esterne?” Lui mi disse: “Ora sono diversi”, riconoscendo che c’era un prima e un dopo. Bertinotti, quando volle fa visita a Barbiana, rifiutò il colloquio con noi. E anche il cardinale. E alla penultima marcia di Barbiana, nel 2012, Michele Gesualdi mi ha aggredito. Io facevo foto. Lui attraversò tutta la piazza e mi prese per il collo. Io gli detti uno strattone per allontanarlo e lui mi accusò di averlo assalito. Per fortuna Massimo Nutini, uno dei promotori della marcia, era lì, vide la scena e lo mise a posto”. Dalle istituzioni c’è stato per anni un grande silenzio, accusa Martinelli: “Hanno chiuso gli orecchi alla verità”, ha scritto sul suo profilo Facebook: “Ma questo vostro silenzio vi sfonderà gli orecchi perché il coperchio è stato finalmente levato, anche se solo dalla magistratura e da questi ragazzi sempre più isolati. Solo ora che la gente sa dai giornali vi vergognate”
http://firenze.repubblica.it/cronaca/2014/02/19/news/ecco_la_terapia_selvaggia_del_forteto-79077440/
CRIMINI DEL VATICANO – Le morti di massa di bambini aborigeni negli orfanotrofi in Canada, è stato ufficialmente ammesso.
Diciassette anni dopo, il reverendo Kevin Annett, ha pubblicamente rivelato l’evidenza che oltre 50.000 bambini sono morti nelle scuole residenziali indiane del Canada gestite dalla chiesa cattolica.
http://westcoastnativenews.com/tens-of-thousands-first-nation-children-died-in-residential-schools
Fino a questa settimana, i funzionari del governo e della chiesa, hanno entrambi negato, o rimasti in silenzio, la stima documentata del reverendo Annett, ma le statistiche, precedentemente ‘segregate’, delle morti dei bambini delle scuole residenziali e rese pubbliche lo scorso Venerdì dalle diverse province, indicano che ‘decine di migliaia’ di questi bambini sono morti negli impianti finanziati e gestiti principalmente dalla chiesa cattolica, dalla chiesa anglicana e dalla chiesa unita del Canada.
Solo in British Columbia, i documenti governativi indicano che quasi 5.000 bambini, di età compresa tra quattro e diciannove, sono morti nelle scuole residenziali fino al 1956, anche se le scuole hanno continuato la loro funzione fino al 1996, portando la cifra totale di morti ancora più in alto.
“Questa notizia conferma ufficialmente quello che la nostra Corte ha stabilito nel suo legittimo verdetto del 25 febbraio 2013″, ha dichiarato George Dufort del ITCCS, oggi (giovedi 2 aprile 2014) a Bruxelles.
“Il Canada e le sue chiese, la corona britannica e il Vaticano, si comportano come corpi criminali e non possono più avere alcuna autorità costituzionale lecita o legittima, se seguiamo lo Stato di Diritto”.
L’ammissione ufficiale di questa settimana, delle morti di massa nelle scuole residenziali indiane, arriva sulla scia di nuove e scioccanti prove che mostrano che, il Vaticano e la Chiesa d’Inghilterra, fanno sacrifici di bambini nel culto noto come il “Nono Circolo”.
Il “Nono Circolo”, si basa a livello globale e secolare, opera nelle cattedrali cattoliche di Montreal, New York, Roma, Londra e decine di altre località, tra cui i boschi delle foreste protette in America, Canada, Francia e Olanda. Esso utilizza abitualmente i bambini presi da orfanotrofi cattolici, agenzie di adozione, ospedali e scuole.
Kevin Annett è stato raggiunto nella sua casa di Nanaimo, British Columbia ed ha fornito il suo commento, attraverso il suo canale youtube, sulla straordinaria notizia.
“Ho sempre saputo che le loro bugie cadranno in pezzi e la persistenza pagherà”, ha osservato Kevin Annett.
‘Ma adesso, io sto pensando a tutti i miei amici morti, dopo aver faticato tanto per vedere questo giorno arrivare, come: Bingo Dawson, Billie Combes, Ricky Lavallee e Harry Wilson, alcuni dei testimoni oculari, della Shoah canadese, andati ad informare il pubblico con grande rischio personale. Questa è la loro vittoria, in quanto appartiene a tutti i bambini scomparsi. Ma sarà solo il tempo a dire se i canadesi agiranno su questa prova finale del genocidio perpetrato da Chiesa e Stato, per far rispettare il verdetto e i mandati di cattura della corte Common Law”.
“Il primo ministro Stephen Harper, la regina Elisabetta, Joseph Ratzinger e altri 27 funzionari meritano di andare dietro le sbarre. E più di questo, è giunto il momento di stabilire una repubblica costituzionale in Canada, libera e indipendente della Corona britannica e dall’eredità del Vaticano”.
La corona inglese detiene il possesso di un sesto delle terre emerse globali
31 marzo 2014 – Fonte