GIOVEDI 23 GENNAIO 2014
Con la teoria dell GENDER ( ) ci domandiamo dove l’ uomo voglia arrivare, la sua onnipotenza cerca anche di distruggere i concetti naturali della famiglia, considerando addirittura il genere uomo e donna non un attributo naturale ma un accessorio, si e’ uomo e donna solo se lo si vuole, cosi’ in soldoni “proclama” la teoria del Gender.
La teoria del Gender (studi di genere) e’ un’interpretazione della differenza tra uomo e donna, che considera il sesso, cioè la diversità biologica come un corredo genetico e il genere uomo e donna come una costruzione culturale cioe’ non come carattere innato ma che si sceglie e si apprende.
In pratica i sostenitori del Gender affermano che maschi e femmine si nasce per una differenza sessuale ma uomini e donne si diventa per scelta.
Una teoria schizzofrenica, nata tra negli anni 70/80 nel Nord-America dalla contestazione e dal femminismo, approdata in Europa e sposata subito dai gruppi LGBT (centri di comunità per lesbiche, gay, bisessuali, e transgender) che concordano che ogni società debba definire quali valori additare alle varie identità di genere, in cosa consiste essere uomo o donna e che. maschilità e femminilità sono quindi concetti relativi.
“se voglio sentirmi donna sarò donna e il giorno dopo posso sentirmi uomo, e allora sarò uomo. Oppure se mi gira posso essere gay, lesbo, trans, bisex e via con una scelta di ben altri 17 generi, secondo la “Australian human rights commission”.
D’accordo, la libertà di pensiero non e negata a nessuna per cui una persona puo’ abbracciare o no questa teoria, ma l’assurdo e’ che questa teoria appare inserita in un documento che contiene le linee guida per l’applicazione dei princìpi contenuti nella Raccomandazione CM/REC (2010) 5 del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa, volta a combattere la discriminazione fondata sull’orientamento sessuale o l’identità di genere.
Difatti da questo documento Europeo, nasce il decreto 104/2013 “La scuola riparte”, approvato dalla Camera, rivolto agli insegnanti italiani che saranno obbligati a seguire corsi di formazione e aggiornamento per migliorare, tra le altre, anche le competenze relative «all’educazione all’affettività, al rispetto delle diversità e delle pari opportunità di genere e al superamento degli stereotipi di genere»
Considerando queste premesse, il rischio di propagare nelle scuole una concezione non naturale della famiglia si rivela elevatissima, così come l’esigenza di “parificare” a tutti i costi i generi sessuali ignorando le differenze esistenti.
Come se non bastasse, gli insegnanti potrebbero da ora in poi non essere più liberi di parlare della bellezza e dei valori della famiglia tradizionale (fondata su un uomo, una donna e la loro generazione), pena l’essere accusati di non rispettare l’identità di genere e di avvalorare gli stereotipi di genere.
Difatti le associazioni omosessuali e l’ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, insistono per convincere la scuola e gli insegnanti a prendere atto della teoria del Gender per il rispetto delle diversità , visto che e’ stato approvato il decreto, proponendo di organizzare specifiche attività nelle scuole a cominciare dagli asili nido e le scuole dell’infanzia, proponendosi loro come esperti nel condurre la formazione ai docenti.
Il testo di Legge della “La scuola riparte” , come sottolinea il presidente dei Giuristi per la vita Gianfranco Amato, EVITA DI PROPOSITO di specificare che l’educazione all’ affettività e le pari oppurtunità di genere, riguardano esclusivamente il rapporto tra UOMO E DONNA”, un’omissione voluta, per far entrare nelle scuole la teoria del GENDER.
Quando poi si discute nel concreto di come ralizzare questa istruzione obbligatoria nelle scuole, ci si scontra e ne escono sempre a favore, quelli che sostengono la teoria del Gender dicendo; è l’ Europa che lo vuole !
Molti esponenti delle associazioni e federazioni della scuola sono insorti contro questa legge dichiarando :
che “NON SI SCARDINA IL CONCETTO DI FAMIGLIA NATURALE” per affrontare la drammatica sfida educativa in questi tempo confusi
Inoltre i nostri ragazzi chiedono in questi tempi : “CERTEZZE”, e le questioni come la vita e la sessualità, sono troppo importanti per essere trattate con leggerezza. Occorre un progetto educativo chiaro !
La crisi del concetto di famiglia naturale va ricondotto come ha detto il papa Benedetto VI, al rifiuto della dualità originaria della creatura umana, creata da Dio come maschio e come femmina.
In nome della filosofia del “gender” – ha denunciato il papa –, l’essere maschio e femmina diventa il prodotto della decisione dell’individuo.
“Se, però, non esiste la dualità di maschio e femmina come dato della creazione, allora non esiste neppure più la famiglia come realtà prestabilita dalla creazione.
Nella lotta per la famiglia è in gioco l’uomo stesso. E si rende evidente che là dove Dio viene negato, si dissolve anche la dignità dell’uomo.
Chi difende Dio, difende l’uomo”.
FONTE: http://www.dongnocchi.it/polotecnologico/ultrabili/notizie4/ilgender.html