DANIELE E APOCALISSE: PROFEZIE DELLA FINE DEL MONDO
Daniele e le 4 Visioni
La linea profetica del libro di Daniele, dal cap.1 al cap. 12, si estende dal 606 a.C. fino alla seconda venuta di Cristo. In essa sono contenute quattro visioni.
La profezia è la storia scritta prima che accade. Daniele nel suo libro non ci dà il giorno e l’ora della venuta di Cristo, ma ci avverte quando accadono gli eventi finali.
L’applicazione storica di base delle profezie di Daniele e Apocalisse è sempre letterale (un giorno = un giorno). Alcune profezie rivestono una funzione simbolica (un giorno = un anno), quando la situazione storica ne rivela questa, per esempio, i 1260 giorni di Daniele 7:25, sono letterali alla nascita, ma diventano simbolici perché il tempo storico della profezia riguardo la persecuzione medievale papale, va dal 538 al 1798, quindi un giorno equivale un anno. In tal modo i 1260 giorni di Daniele 7: 25 diventano 1260 anni.
Viceversa, i sette tempi (o sette anni) di Daniele 4:23-25, nonostante siano scritti con un linguaggio simbolico sono sette anni letterali e i giorni non diventano anni, perché la situazione del medesimo capitolo li attribuisce, come punizione dell’orgoglio di Nebucadnetsar, alla vita del re, quindi si rifeririscono ad un arco di tempo corrispondente alla vita del re. Se cambiassimo i sette anni in tempo profetico simbolico diventerebbero 2520 anni, un tempo incompatibile con la vita di una persona. Il verso 34 del medesimo capitolo pone fine a “quei giorni” perché il re Nebucadnetsar rinsavisce e dà gloria all’Eterno.
Non si può capire l’Apocalisse se non si ha un quadro chiaro di Daniele.
Daniele descrive quattro Visioni che trattano la storia della nascita e della caduta di 8 Imperi. Ciononostante le visioni si fermano al “quarto impero” come se fosse l’ultimo e determinasse le condizioni di vita degli altri imperi.
Sotto ispirazione di Dio Daniele utilizza appellativi diversi per il “quarto impero”.
Nella prima visione della “statua” di Daniele 2, il quarto impero è formato da gambe di ferro e piedi di ferro e argilla. Nella seconda visione di Daniele 7, gli stessi regni sono bestie selvagge e la quarta bestia è descritta come “diversa dalle altre,. spaventevole.. con 10 corna”. Nella terza visione di Daniele 8, la cui spiegazione è completata nel capitolo 9, la quarta bestia è “un piccolo corno” o come è nell’originale “il corno della piccolezza (ignobile)”. Nella quarta visione di Daniele 11, la quarta bestia è il “re” del Nord e il “re” del Sud che nell’epilogo finale della storia del mondo si tramuta in Abominazione dei desolati (Daniele 12:11), l’ultimo Grande Impero Mondiale ovvero “Ottava bestia che viene dai sette” (Apocalisse 17:11). Tutto questi imperi sono sorti e caduti a causa dei “quattro venti dei cieli” (Dan. 7:2; 11:4).
Lo studio di queste visioni coinvolge in modo diretto il popolo d’Israele carnale. Non s’intende come discrimina. Il Rimanente fedele a Cristo del popolo d’Israele carnale è escluso perchè farà parte del rimanente fedele di Cristo nell‘ISRAELE SPIRITUALE proveniente da ogni popolo, lingua e nazione.
I^ VISIONE
Nella prima visione del cap.2, Nebucadnetsar vide una statua che raffigurava quattro Imperi (Dan. 2: 27 – 45), Daniele la interpreta dopo avere ricevuto l’intendimento da Dio in visione – Dan.2:17-23,30.
I quattro Imperi della statua sono:
– Medio – Persia 538- 331 a.C. = “petto e braccia d’argento” – Dan.2:39p.p.
– Grecia – 331- 168 a. C = “ventre e cosce di rame” – Dan.2:39 s.p.
– Roma pagana – 168 a.C. – 476 d.C. = “gambe di ferro, piedi di ferro-argilla” -Dan.2:40.
La profezia dei quattro regni di Daniele contiene dettagli singolari dove spiccano sfumature di un potere invisibile all’interno dei regni secolari di Babilonia, Medio-Persia, Grecia, Roma, che determina l’ascesa e la caduta d’essi.
Babilonia apre lo scenario del succedersi di questi regni, e non a caso, ma per una specifica pecularietà della profezia biblica che racchiude la sorte di questi regni in relazione con Israele carnale a partire da Babilonia in cui il popolo d’Israele della Tribù di Giuda fu deportato. (Giuda si fuse alla tribù di Beniamino che era sodomita. Dio ordinò di distruggere la Tribù di Beniamino, ma Giuda unì i 400 superstiti beniaminita a donne Giudee: Giudici cap. 19-20-21).
Le 10 Tribù d’Israele del Nord erano stati dispersi nel 721 circa a.C. dagli Assiri.
Tutto Israele era in apostasia e disperso.
Dalla deportazione a Babilonia, Israele non riprenderà più l’egemonia passata come Nazione, ma resterà sotto il dominio di questi regni, sebbene governata da re ebrei e libera di professare la propria religione e amministrare le sue leggi, tuttavia, la sua idolatria non cessò.
Il Messia doveva incarnarsi dalla Tribù di Giuda e Dio gli prolungò il tempo di grazia fino al compimento delle 70 settimane o 490 anni (457 a.C – 34 d.C.), promesse a Daniele per l’adempiersi della venuta del Messia.
Il quarto regno si forma nel 168 a.C. con l’ascesa dell’Impero Romano. E’ formato da ferro e argilla: il componente del ferro è forte, idoneo alla politica, alla guerra e alla conquista dei poteri del mondo; l’altro componente, l’argilla, è un potere religioso che ambisce al PREDOMINIO RELIGIOSO nel mondo.
In Daniele 2:40-45, appare pacifico che il quarto regno inizia con gli elementi di ferro, le gambe, che hanno il ruolo di spezzare i “potenti” (8:24) con la forza (caduta degli imperi); infatti, è il quarto regno che distrugge i tre regni prima di Roma, Babilonia, Medio-Persia, Grecia (Dan. 2:39-40).
“Quel Regno (il quarto) distruggerà e schiaccierà tutti gli imperi precedenti, così come il ferro fracassa e schiaccia tutto ciò che colpisce” Daniele 2:40, New Living Translation.
Questo è un primo dettaglio di estrema importanza che non riconosce Roma Pagana come la quarta bestia di ferro-argilla, dato che essa non esisteva come potenza conquistatrice al tempo di Babilonia, Medio Persia, solo alla morte di Alessandro Magno (avvelenato), con l’avvento dei quattro generali che smembrarono il regno di Alessandro Magno in quattro regni, si affaccia la forza dell’Impero Romano, pertanto non poteva distruggere i tre regni prima di essa (Dan. 2:39-40).
Un secondo dettaglio che esclude il quarto regno come Roma Imperiale malgrado esista come impero secolare nel tempo storico del quarto regno, è che esso arrivi sino alla fine del mondo, al ritorno di Gesù, mentre Roma Imperiale cadde nel 476 d.C.
Bisogna rilevare che la quarta bestia si compone e si origina nel 168 a.C. quando non è ancora venuto il Messia incarnato, ovviamente non esisteva nemmeno il Cristianesimo. L’unica religione era quella del popolo ebreo.
L’azione distruttiva del quarto regno usata nei confronti dei primi tre regni, Babilonia, Medio-Persia e Grecia continuerà con la distruzione dell’Impero Romano d’Occidente e con le nazioni del mondo, sino a quando si convergerà in un Governo Mondiale che domina sui popoli della terra, immediatamente prima del ritorno di Cristo.
Le 10 dita (estrema punta del tempo della fine), in realtà sono “dieci re” o regni (Dan.2:42-44; Apocalisse 17:12,13) che diventano visibili nell’ultima generazione, nondimeno, essi si trovano sulla bestia al momento della sua nascita (Dan.7:7), nel 168 a.C. in concomitanza dell’ascesa dell’Impero Romano. Questo dettaglio dimostra che i 10 stati fondanti l’Europa sono le 10 Tribù d’Israele che si erano assimilati alle popolazioni dove erano dispersi e si trasformarono in quei popoli barbari che esistevano sulla bestia sin dalla sua formazione nel 168 a.C., rappresentati dal “ferro”. Queste 10 Tribù nel 476 fecero cadere l’Impero Romano d’Occidente, e insieme alla Tribù di Giuda, l’argilla, l’elemento religioso (Isaia 64:8) del quarto impero, si appropriarono dell’Europa e del Vaticano dietro il velo del Cristianesimo (Ap. 2:8-9,13), come vaso a disonore di Dio (Romani 9:20-22), che agisce con “astuzia” e “stratagemma” distruggendo i costumi morali della nazione di turno e smembrando il tessuto sociale ed economico come accade fino ai nostri giorni.
Giovanni descrive la quarta bestia in Apocalisse, al tempo della fine, con una precisione impressionante sulle caratteristiche dei regni che la sottomisero e che essa ha controllato e dai quali ne ha assorbito gli usi, il culto, i costumi, facendo sì che continuasse con il quarto impero:
“E vidi salire dal mare una bestia (bestia ebrea al tempo di Roma pagana) che aveva dieci corna (10 Tribù d’Israele del Nord) e sette teste, (i sette imperi dove ha predominato dietro il velo e dai quali viene come ottava e ultima bestia Ap. 17:11) e sulle corna dieci diademi (Giovanni la vede nel momento in cui prende il potere mondiale Ap. 13:3-5) e sulle teste nomi di bestemmia (la religione dell’unità umana abominevole a Dio, Chiesa ecumenica Mondiale Ap. 17:3). E la bestia che io vidi era simile a un leopardo (Grecia), i suoi piedi erano come quelli dell’orso (Medio-Persia) e la sua bocca come quella del leone (Babilonia); e il dragone (Satana Ap. 12:9) le diede la sua potenza, il suo trono (Ap. 2:9,13) e grande autorità (prima con la forza di Roma pagana, con l’avvento di Cristo con il potere religioso del papato controllato dall’Anticristo Giudeo Ap. 2:13)” Apocalisse 13:1-2
Nel quarto impero vive l’identità politico-religioso delle 12 tribù d’Israele che sorgono dalla stessa famiglia (ebrei) e stabiliscono un’alleanza di comodo per far fronte a un pericolo comune dato dalla loro condizione di dispersione e sottomissione agli imperi pagani.
II VISIONE
La seconda Visione di Daniele 7, ripete lo scenario dei quattro regni di Daniele 2, con imperi simili a bestie feroci, Dio rivela a Daniele la natura dei regni dal punto di vista morale, religioso, i quali lontani da Dio mostrano un degrado spirituale e sprofondano essenzialmente nella ferocia animale. Questo presuppone una lotta impari per il potere, senza esclusione di colpi, una guerra dove “il fine giustifica i mezzi” per usare il principio di Machiavelli. Nella II Visione, Dio è sotto attacco del “piccolo corno” (Daniele 7:23-25).
Le sorti di questi imperi sono determinati dai “quattro venti dei cieli”:
“Daniele prese a parlare: Stavo osservando nella mia visione notturna: ed ecco i quattro venti del cielo fomentare (sconvolgere, fare guerra) nel grande mare (Mediterraneo) e quattro bestie selvagge emergere dal mare (popoli), l’una distinta dall’altra” Daniele 7:2.
I Settanta traducono:
“I quattro venti del cielo caddero sul grande mare”.
La Peshitta similmente traduce:
“I quattro venti del cielo si sono precipitati ( προσέβαλον ) sul grande mare”.
L’impeto dei venti del cielo che soffia simultaneamente dai quattro canti della terra sconvolge i “mari” che nel linguaggio profetico sono i popoli (Ap. 17:1,15) e le quattro bestie o regni secolari hanno la loro origine da queste guerre e tumulti.
Chi sono i quattro venti del cielo?
Jamieson-Fausset-Brown Bible Commentary, afferma che i quattro “venti del cielo” sono “l’anima” delle “quattro bestie”.
“La furia rabbiosa dei quattro venti del cielo provocano le varie agitazioni politiche e sociali che disturbano la storia del mondo, e conducono ai cambiamenti e rivoluzioni che marcano come meta il suo progresso verso la fine (dei tempi)” Ellicott’s Commentary for English Readers.
I quattro “venti” in senso metaforico indicano guerre, il “cielo” è la sede di Dio (Matteo 6:9), pertanto ha una connotazione religiosa. L’elemento religioso rappresentato dal “cielo”, ha un ruolo primario assieme ai “venti”, l’elemento di forza che provoca guerre per la formazione delle quattro bestie selvagge.
Nella III Visione di Daniele 8, vedremo che i “quattro venti del cielo” daranno vita al “piccolo corno”.
Vediamo il susseguirsi di questi regni:
– Babilonia “come un leone” – Dan.7:4.
– Medio – Persia “come un orso” – Dan.7:5.
– Grecia “come un leopardo” – Dan.7:6.
– Roma pagana come una “bestia spaventevole… diversa da tutte le altre bestie” – Dan.7:7.
– Roma Papale 538-1798, come un “piccolo corno”. Dan. 7:8.
“Perché la quarta bestia è diversa dalle altre”?
“Poi nella mia visione notturna, vidi una quarta bestia. Era terrificante, spaventosa e straordinariamente forte e aveva denti di ferro di grandi dimensioni. Divorava e schiacciava le sue vittime e calpestava coi piedi tutto ciò che rimaneva.Agiva in modo diverso da tutte le altre bestie che avevo visto prima. Aveva dieci corna“ Daniele 7:7.
Daniele non trova un nome appropriato per la ferocia di questa bestia essendo più crudele e orribile rispetto a qualsiasi tipo di bestia. Trasuda rabbia, collera, crudeltà. Determinata a schiacciare e distruggere tutto, per avere il dominio universale.
Nella statua di Daniele 2, il quarto impero aveva le gambe di ferro. In Daniele 7:7 la quarta bestia ha i denti di ferro con i quali fa a pezzi le sue prede. Nessun potere umano è sua pari (Apocalisse 13:4). Infatti, è Gesù che al Suo ritorno la distrugge (Daniele 2:45, 7:26-27, 8:25, 11:45; Apocalisse 18:7-8, 19:17-20).
La quarta bestia governa con stratagemmi che sfuggono all’identificazione e alla forza del potere umano, perché è governata da Satana (Ap. 13:4). Essa, come “l’argilla”, prende la forma che più le conviene. Questa è la diversità della quarta bestia. Daniele 2:39-40 spiega che il quarto regno o quarta bestia, “farà a pezzi e frantumerà tutti questi regni” (Babilonia, Medio-Persia, Grecia) facendo alternare alla caduta di un impero l’ascesa di un’altro e così fino al quarto regno, e continuerà con lo stesso metodo fino alla fine dei tempi (Dan. 7:11).
Guardando il contesto storico c’è un filo conduttore che unisce queste bestie al popolo d’Israele, l’unico popolo in quel tempo a conoscere il vero Dio. Israele dominato da questi regni, in realtà è determinante per la loro sorte.
“La quarta bestia sarà un quarto regno sulla terra, che sarà diverso da tutti gli altri regni e divorerà tutta la terra, la calpesterà e la stritolerà. Le dieci corna sono dieci re che governeranno questo regno; dopo di loro ne sorgerà un altro (corno), che sarà diverso dai precedenti e abbatterà tre re. Egli proferirà parole contro l’Altissimo, perseguiterà i santi dell’Altissimo con l’intento di sterminarli e penserà di mutare i tempi e la legge; i santi saranno dati nelle sue mani per un tempo, dei tempi e la metà di un tempo” Daniele 7:23-25
“Io esaminavo quei corni ed ecco un“piccolo corno” spuntò tra quelle, e tre delle prime corna furono divelte dinanzi a lui, ed ecco che quel corno aveva degli occhi simili ad uomo, e una bocca che proferiva grandi cose” – Dan. 7:8.
L’originale riporta il “corno della piccolezza“ sostantivo che in senso figurato significa “ignobile”.
Bisogna notare che il “piccolo corno” ha “l’INTENTO” di distruggere il vero Cristianesimo, e “PENSERA” di mutare i tempi e la Legge (di Dio). Tuttavia nei 1260 giorni simbolici (equivalenti a 1260 anni di potere papale 538-1798), non riuscirà del tutto a distruggere la NUOVA ALLEANZA ETERNA DI CRISTO.
QUESTA E’ LA FERITA CHE DEVE GUARIRE LA QUARTA BESTIA GIUDEO-ISRAELITA.
Apocalisse 13 riprende la figura della “quarta bestia” nel momento in cui le è permesso di realizzare ciò che nel Medievo aveva “intenzione” e “pensava” di fare. Infatti, le fu data “potestà” per “vincere” ossia uccidere i santi (Ap. 13:7); le fu data autorità in TUTTE le NAZIONI o TUTTI I POPOLI, cioè TUTTO il mondo per 1260 giorni letterali, un giorno=un giorno (Ap. 13:5-8). Questo accadrà nel vicinissimo futuro dopo avere ANNULLATO la LEGGE di DIO confermata dal sangue di Cristo nella NUOVA ALLEANZA ETERNA, rappresentata dai DUE TESTIMONI: Vecchio e Nuovo Testamento (Ap. 11:7-10) e proclamata dal rimanente fedele in tempo di persecuzione (Ap. 11:2-3). ALLORA, la “sua piaga mortale fu sanata” (Ap. 13:3). QUESTO E’ IL NUOVO ORDINE MONDIALE o “OTTAVA BESTIA”.
Giovanni chiama questa bestia “Mistero” (Ap. 17), Anticristo (1Giovanni 2:22-23; 4:3). Paolo ne parla come “l’uomo del peccato” e “figlio della perdizione” “avversario” “mistero d’iniquità” (2Tessalonicesi 2:3-8). Gesù la presenta come “figli del diavolo” Giovanni 8:44.
Il “piccolo corno”, che Daniele vede spuntare non sale dal mare o dalla terra, ma CRESCE SULLA QUARTA BESTIA, e rappresenta un potente sistema religioso che si allinea in mezzo alle 10 corna, il potere militare, economico, politico.
Il tempo storico della nascita del piccolo corno, la sua origine e la sua opera, il perché cadono (in senso metaforico) tre delle dieci corna sulla bestia, lo tratteremo nella III visione di Daniele 8.
III^ VISIONE
La terza Visione di Daniele 8, la cui spiegazione si completa nel cap.9, riprende la descrizione della nascita e della caduta dei 5 Imperi. Questi imperi hanno una relazione con la storia del popolo di Dio. La visione descrive in particolare la lotta tra il Montone e il Capro non più bestie feroci, ma domestici, per riscattare l‘offesa del peccato e purificare il Santuario terreno. I regni di Medo-Persia e Grecia sono rappresentati da animali domestici perché questi erano utilizzati dal popolo Ebreo come vittime sacrificali per il perdono dei peccati- Levitico 5:15, 16:5, Numeri 28:22-27 etc… Un esempio allegorico per rappresentare l’influenza degli ebrei sulla sorte di questi imperi, profetizzata da Dio prima che accadesse.
I “quattro venti del cielo” e il “piccolo corno”
Daniele 8:8-9: “E il becco (Grecia) divenne sommamente grande; ma come egli si fu fortificato, quel gran corno (Alessandro Magno) fu rotto (morì, fu avvelenato); e in luogo di quello, sorsero quattro altre corna ritorte (4 generali greci), verso i quattro venti del cielo. E dell’uno d’essi (dei quattro venti) uscì un piccolo corno, il quale divenne molto grande verso il Mezzodì, e verso il Levante, e verso il paese della bellezza”.
Il piccolo corno nasce dai “quattro venti del cielo” nel tempo storico della Grecia di Alessandro Magno alla fine dei regni dei quattro Generali che avevano diviso l’Impero Greco.
Il “PICCOLO CORNO” NON HA NESSUNA ATTINENZA CON IL CRISTIANESIMO E ROMA PAGANA, MA E’ L’ANTICRISTO PROFETIZZATO, COME ADESSO VEDREMO.
Geremia rende il significato profetico dei “quattro venti del cielo”:
“Così dice Yahve degli eserciti: Ecco Io spezzo l’arco di Elam, il principio della sua potenza (l’Allenza con Dio). Farò venire contro l’Elam (ebrei) i quattro venti dalle quattro estremità del cielo; li disseminerò su tutti questi venti; non ci sarà nazione in cui non giungano i reietti (dispersi-rigettati) dell’Elam. Renderò gli Elamiti spaventati davanti ai loro nemici e davanti a quelli che cercano la loro vita; farò venire su di loro la calamità, la mia ira ardente», dice l’Eterno. «Manderò dietro di loro la spada finché non li avrò consumati. Porrò quindi il Mio trono sull’Elam, facendone perire il re e i capi dice l’Eterno” Geremia 49:36-38.
A chi si rivolge Dio quando profetizza contro Elam, e afferma di porre il Suo trono in Elam dopo averli consumati?
Elam era uno dei figli di Sem, i suoi discendenti si erano stabiliti nella parte della Persia chiamata con questo nome.
Geremia visse al tempo della deportazione ebrea in Babilonia, molti ebrei si situarono in Elam.
Elam, era il nome del capo di una famiglia ebrea (Esdra 2:7) che tornò da Babilonia con Zorobabele ed Esdra (Nehemia 7:7,12). Elam era il nome di un sacerdote ebreo che prese parte alla dedicazione delle mura di Gerusalemme (Neemia 12:41-42).
In sintesi Elam è sinonimo di ebraismo, e il trono di Dio sarà posto in SION o GERUSALEMME, non in Elam (Persia).
“Perchè si facciano ricerche nel libro delle memorie dei tuoi padri (di Artaserse, Persia) , e nel libro delle memorie troverai e verrai a conoscere che questa città (GERUSALEMME) è una città ribelle, perniciosa ai re e alle province, e vi si fomentano ribellioni fin dai tempi antichi. Per questa ragione la città fu distrutta (da Nabucodonosar)” Esdra 4:15. Tra parentesi aggiunto.
Naturalmente Dio aveva profetizzato che Gerusalemme sarebbe stata costruita dal “terzo decreto” (dello stesso Artaserse) perchè GESU’ doveva incarnarsi dalla Tribù di Giuda. Dio concesse agli ebrei la possibilità di ridiventare Nazione, e adempiersi così l’incarnazione del Messia Principe, Gesù Cristo, sebbene sotto il dominio di Roma Imperiale. Fu stabilito da Dio un tempo di 70 settimane o 490 anni per dare ulteriore tempo di grazia agli ebrei per il loro pentimento e ritorno a Dio e accogliere Gesù, Figlio di Dio Padre, Dio incarnato, il MESSIA , l’UNTO predetto da tutti i profeti, dopo la distruzione di Gerusalemme da parte di Nabucodonosor e la loro deportazione a Babilonia per volontà divina, perchè l’idolatria e la disubbidienza degli ebrei era grande. Come sappiamo gli ebrei uccisero Cristo e Gerusalemme fu distrutta assieme al tempio nel 70 d.C. per responsabilità degli ebrei. Questo avvenimento è simbolo della distruzione eterna di Gerusalemme terrena e di questo popolo (ebrei, 4 Bestia, Piccolo Corno, Anticristo) che rigetta fino ad oggi il Redentore del mondo, Gesù Cristo, e di tutti i loro seguaci, apostati a Dio (Ap. 13).
Un’antica traduzione di Geremia 49:36, scrive EBREI al posto di Elam, anche se sembra nascosta una lettera. Tuttavia in italiano è tradotto Elam.
La cosa strana è che se noi scarichiamo questo antico Libro gratuito su Google, la stessa pagina, lo stesso versetto ci da “ELAM”, al posto di “Ebrei”, come si può vedere nell’immagine sopra.E’ completamente falsificato il nome “ebrei” con Elam, lasciando intendere che sia un popolo abitante in Elam, non meglio identificato.
Questa distorsione della verita è dovuta al fatto che il “piccolo corno” o secondo l’originale il “corno della piccolezza”, nasce dai quattro venti, nei quali DIO HA DISPERSO SIMBOLICAMENTE GLI EBREI: “Farò venire contro l’Elam (ebrei) i quattro venti dalle quattro estremità del cielo; li disseminerò su tutti questi venti; non ci sarà nazione in cui non giungano i reietti (dispersi-rigettati) dell’Elam”. Geremia 49:36.
Chiarito che i “quattro venti” sono sinonimo del popolo ebreo, bisogna esaminare la concordanza dei termini di Daniele 8:9:
Strong | Translitterazione | Ebraico | Italiano | |
4480[e] | umìn – | וּמִן־ | e da | Il prefisso iniziale (u) è la congiunzione “e”; il prefisso (min) è la preposizione “da” |
259[e] | -haakhàt | הָאַחַ֣ת | -la una (dei venti) | Il prefisso iniziale (ha)corrisponde all’articolo determinativo, indeclinabile in ebraico. Segue il femminile (akhàt) dell’aggettivo (ekhàd), “uno” |
1992[e] | mehèm | מֵהֶ֔ם | da esse (cieli) | Il prefisso (me) è la preposizione “da”; (hem) è la 3^ persona plurale maschile del pronome (hem), “essi” |
3318[e] | yatzà | יָצָ֥א | uscì | Verbo maschile (yatzà) “uscire/sorgere” |
7161[e] | qèren- | קֶֽרֶן־ | Corno- | Vocabolo (qèren), “corno”, femminile in ebraico |
259[e] | -akhàt | אַחַ֖ת | – una | Forma femminile dell’aggettivo (ekhàd), “uno” |
4704[e] | mitzyràh | מִצְּעִירָ֑ה | piccolezza | Si tratta della forma femminile di (mitzàr), “piccola cosa” |
“Quattro corna (femminile)… quattro venti (רוּח֥וֹת rukhòt, sostantivo femminile) dei cieli (shamàym, maschile plurale)… Dall’una (femminile) d’esse (maschile)… Esaminando con cura la concordanza di generi, noi abbiamo un’unica possibilità. Il pronome “esse” NON può essere riferito alle corna (i quattro generali di Alessandro), perché in ebraico “corna” sono al femminile e “esse” sono al maschile. “Esse” non possono che RIFERIRSI AI “CIELI” che, in ebraico, sono al maschile plurale. “L’una” non può riportarsi che ai “venti” poiché in ebraico, entrambe, sono al femminile. Noi possiamo dunque parafrasare così il versetto (di Daniele) 8:9: “Da uno (femminile in ebraico) dei venti (femminile in ebraico) dei cieli (o d’esse) (maschile in ebraico) uscì (forma verbale maschile in ebraico) un corno (femminile in ebraico) della piccolezza (femminile anche in ebraico)” RODRIGUEZ Angel Manuel, Le Sanctuaire et sa purification, in Servirs, n.2, 1995, p. 40.
I LXX traducono “da uno di essi apparve un corno potente”.
1) Il “piccolo corno” di Daniele 8:9, NASCE, prima di formarsi la “quarta bestia”, infatti il “corno della piccolezza” nasce da uno dei “quattro venti del cielo” alla fine del regno dei quattro generali di Alessandro Magno (Grecia).
2) Il “piccolo corno” di Daniele 7:8, CRESCE (era già nato) tra le dieci corna, DOPO (Dan.7:8) che si è formata la “Quarta Bestia spaventevole… diversa da tutte le altre” di Daniele 7:7, proveniente dai regni dei quattro generali che “crebbero verso i quattro venti del cielo” Daniele 8: 8. Le 10 corna, il piccolo corno e la “quarta bestia” sono un tutt’uno.
Il “piccolo corno” o “corno della piccolezza”, trarrà la forza dall’impero romano per consolidarsi nel trono del “Papato” pseudo-cristiano, chiamato da Gesù il “trono di Satana” (Ap. 2:13). Pertanto, il ruolo dell’impero romano è di minore importanza dal punto di vista biblico-profetico. La storia biblica tiene conto del succedersi degli imperi secolari in rapporto all’elemento spirituale. E’ con questo principio che Daniele presenta la storia delle nazioni.
Daniele 8:10:
S’ingrandì – (וַתִּגְדַּ֖ל – tigdàl, letteralmente: “ed è diventato grande”: Si tratta sempre del “piccolo corno” che proviene dai “quattro venti del cielo”, femminile in ebraico, per cui la forma verbale femminile è ben concordata.
crebbe (idem come sopra, di genere femminile) fino all’esercito del cielo – il “piccolo corno” è l’ANTICRISTO GIUDEO che si macchiò del grave peccato di crocifiggere Cristo per mezzo di Pilato. “Da quel momento Pilato cercava di liberarlo (Gesù); ma i Giudei gridavano, dicendo: “Se liberi costui, tu non sei amico di Cesare; chiunque si fa re, si oppone a Cesare” Giovanni 19:12.
– fece cadere (verbo al femminile in ebraico) in terra parte di quell’esercito e delle stelle e le calpestò (Dan. 8:24): gli Imperatori romani, su istigazione ebrea, perseguitarono i cristiani fedeli (esercito) nei primi secoli d.C. Basta leggere gli Atti degli Apostoli del Nuovo Testamento per verificare.
“Che sotto Nerone gli ebrei fossero potenti ed ascoltati, basta a mostrarlo la celebre persecuzione neroniana dei cristiani. A quel tempo costoro dai pagani erano confusi con gli ebrei né v’era alcuna ragione o alcun pretesto perché i pagani stimassero i seguaci di Cristo peggiori degli altri israeliti. Chi dunque fece loro la pessima riputazione che servì a Nerone per l’orrenda carneficina? Certo, furono gli unici che avevano un odio implacabile pei fedeli del Crocifisso, quelli stessi che avevano spinto l’autorità imperiale di Roma e la règia di erode a crocifiggere il Maestro (Cristo), poi a disfarsi di Giacomo il maggiore e tentare altrettanto contro di Pietro, quindi contro di Paolo: gli ebrei, quelli che all’indomani della diffusione evangelica avevano spedito attorno per le sinagoghe dell’impero i loro emissari incaricati di combattere gli “eretici” nazareni e procurar loro ogni sorta d’imbarazzi, come ci attesta giustino” (Tryph., XVII). Fonte: http://www.doncurzionitoglia.com/NeroneCristiani-Benigni.htm
RICORDIAMOCI DEL MEDIOEVO!
Daniele 8:11
Daniele, per definire l’azione del “piccolo corno” che racchiude TUTTA l’essenza della “quarta bestia”, usa i verbi a volte al femminile (Dan. 8:10), altre al maschile (Dan. 8:11). Sono sempre riferiti all’Anticristo Giudeo-Israelita, ma bisogna sottolineare che il “femminile” è relativo al “picccolo corno” anch’esso femminile in ebraico. I verbi al maschile si riferiscono al “re”, maschile anche in ebraico (Dan. 8:23). Entrambi “agiscono” contro Dio e “hanno un unico scopo” (Ap. 17:12-13).
Come nella I e II visione, la “bestia” è l’insieme dei due elementi:
“ferro” politico-militare-economico (10 Tribù d’Israele) e “argilla” religioso (Tribù di Giuda) Dan. 2:40-45;
“venti” forza militare-politica (10 Tribù d’Israele) e “cielo” religioso-apostata abominevole (Dan 7:2; Dan. 8:8-9; Dan. 11:4).
Questa è la “quarta bestia” (Giuda) “spaventevole… diversa… con 10 corna” (10 Tribù d’Israele);
questo è il “corno della piccolezza” (ignobile) Dan. 8:9;
questo è il “re vile…” (Dan.8:23) che “stronca un “PRINCIPE dell’Alleanza…” (Cristo) Dan 11:21-22, che siede nel “trono di Satana” papato pseudo-Cristiano (Ap. 2: 9,13).
Si innalzò (si elevò)– (la forma verbale è in ebraico maschile) il soggetto non è più il “piccolo corno” (femminile) ma un “re dal volto feroce ed esperto in stratagemmi” maschile anche in ebraico (Dan. 8:23), sorto alla fine dei quattro regni dei generali greci (Dan.8:22) e facente parte del piccolo corno, che si “eleva” rivolto adesso alle cose prettamente religioso-spirituale. Infatti, non fa conquiste per “ingrandirsi”, ma si “innalza” per appropriarsi del ruolo di Dio.
fino al Capo (o Principe) dell’esercito – (Śar- שַֽׂר־ riferito a Cristo nella Sua Divinità) il Papato Giudeo-Cristiano apostata, uccise Cristo e usò lo stratagemma dell’alleanza religiosa (oggi Ecumenismo), permise il passaggio e la trasformazione dell’Impero Romano pagano in Impero Papale pseudo-Cristiano. Tutto questo continua da due millenni.
Gli tolse il verbo al maschile in ebraico è riferito al “re” di Dan. 8:23
il Continuo – hat-tā-mîḏ, הַתָּמִ֔יד (hat articolo “il”; -tā-mîḏ, “Continuo” sostantivo) il “re” chiamato in Daniele 11:21-22 “spregevole o vile” è lo stesso “re” che “toglie “il continuo” a Cristo,“re esperto in stratagemmi” (Dan. 8:23) ossia la falsa religione usurpa il ruolo di Cristo nel Santuario Celeste
Il ”continuo”, si riferisce al “POTERE ETERNO DI DIO”.
CRISTO “l’ombra dei futuri beni” Ebrei 10:1, fu rappresentato simbolicamente nelle pratiche cerimoniali religiose ebraiche del Santuario terreno con l’offerta di sangue animale per il perdono dei peccati, nell’attesa di Cristo il Messia, vero sacrificio (Ebrei 10: 4,19-23), promesso subito dopo il peccato di Adamo (Genesi 3:15), in questo consisteva la Vecchia Alleanza.
In Daniele 8: 11-13, 11: 31 e 12: 11, il “continuo” (Tamid) è preceduto dall’articolo “hattamid”, “la continuità”, “la perpetuità”, di conseguenza ha valore di sostantivo. Il cui sangue versato da Cristo non era presentato più presentato nel Tempio ebraico terreno ma nel Santuario Celeste davanti al Padre per il perdono del peccatore pentito.
La “Continuità”, la “Perpetuità” additava allo “SCETTRO DEL POTERE ETERNO DI DIO”, la NUOVA ALLEANZA ETERNA di CRISTO che Giovanni chiama EVANGELO ETERNO (Apocalisse 14:6), dove la Legge non è scritta su due Tavole di pietra che condannava l’uomo peccatore, ma è scritta da CRISTO nel cuore dell’uomo che per fede ubbidisce alla Sua autorità e riceve il perdono e la cancellazione dei peccati. Questo è il Piano di Redenzione preparato per il peccato originale, per salvare l’umanità e riportare nell’universo e in questo mondo martoriato dal peccato la purezza e la pace celeste, distruggendo il peccato “radice e ramo”, al Suo ritorno.
Satana attraverso l’Anticristo o Abominazione della desolazione (Giovanni 8:44), ha USURPATO il RUOLO di CRISTO, e ha posto il suo trono reale nel cuore del Cristianesimo sin dai primi secoli (Dan. 11:30-31; Ap. 2:13). Ha così avvicendato il suo potere diabolico sotto il manto religioso da un Impero all’altro con il fine di distruggere l’impronta del Cristianesimo, ubbidiente alla NUOVA ALLEANZA ETERNA (Matteo 26:28).
e il fondamento del Suo Santuario fu sconvolto – il verbo al maschile si relaziona sempre con il “re” esperto in stratagemmi (Dan. 8:23) che con “le sue arti si rivolgerà contro i Santi e, inganno alla mano, riuscirà, si gonfierà nel cuore, con temerarietà rovinerà molti, si metterà contro il Capo dei capi (Cristo) e sarà spezzato senza l’intervento di una mano d’uomo” Daniele 8:25 (veda Dan. 2:45). La Sacra Bibbia, tradotta dai testi originali, Mons. Salvatore Garofalo.
Il riferimento è al Santuario Celeste del Principe dell’esercito cioè CRISTO, il Signore del Sabato (Matteo 12:8) dove EGLI espìa la colpa dei peccatori pentiti che non accettano gli inganni spirituali del “corno della piccolezza”, e cancella i loro peccati grazie al Suo sangue che presenta al PADRE al posto del peccatore. Il Tempio in Cielo non fu distrutto fisicamente, ma fu PROFANATO. “L’Abominazione dei desolati“ si pose sul tempio.
DANIELE 8:12 –
E si fece ricadere addosso il Continuo (hat-tamìd) – il corno è il soggetto (femminile in ebraico come femminile è il verbo) usurpa il ruolo di Cristo Mediatore della Nuova Alleanza Eterna (il Continuo) nel Santuario celeste, addossandosi l’autorità di prendere il posto di Dio.
con una trasgressione – con l’inganno spirituale (Dan. 8:23) e varie leggi umane anti-cristiane che iniziate nei secoli bui del Medioevo arrivano sino ai giorni nostri.
e fece cadere a terra [la] verità – (il corno) ha pervertito la Nuova Alleanza Eterna suggellata con il sangue di Cristo (Dan. 7:25)
e fece (agì) e prosperò – “la sua potenza sarà grande, sebbene non a causa della sua forza (ma della sua astuzia), causerà rovina e avrà successo in ciò che intraprenderà, e distruggerà i forti (regni secolari), il popolo dei santi (l’esercito). Le sue arti si volgeranno contro i Santi e, inganno alla mano, riuscirà, si gonfierà nel cuore, con temerarietà rovinerà molti, si metterà contro il Capo dei capi (GESU’ CRISTO) e sarà spezzato senz’intervento di una mano umana“ Daniele 8:24-25.
תִּנָּתֵ֥ן (tin-nā-ṯên) è la forma nifàl (passiva/riflessiva), terza persona singolare femminile, riferita la corno (femminile in ebraico)
Il tamìd (hat-tā-mîḏ) significa letteralmente “continuo”; essendo preceduto dall’articolo determinativo (prefisso יד, ha, diventa sostantivato: “il continuo”, e si riferisce alla Nuova Alleanza Eterna di Cristo (Ap.14:6);
וְתַשְׁלֵ֤ךְ(tashlèch) è la forma hifìl (causativa attiva), terza persona singolare femminile, riferita la corno (femminile in ebraico) (note: Centro Universitario di Studi Biblici on line)
DANIELE 8:13 –
Poi udii quel Santo che parlava. E un certo UNO chiese a Quello che parlava: – il soggetto è Daniele. Egli sente parlare non un “Santo” ma “QUEL SANTO” cioè CRISTO. Riguardo al secondo “SANTO” le versioni tralasciano di tradurre la parola ebraica, פלמוני palemônı̂y non riscontrabile in nessun altro luogo nelle Scritture, derivato da un sostantivo obsoleto, פלון pâlôn, dal verbo פלה pâlâh , “un certo UNO”, Uno nascosto o sconosciuto, “Uno” che si può indicare, che non si è in grado di chiamare per Nome (Note da Commento Barne’s Notes on the Bible), COSTUI è DIO PADRE, il secondo SANTO. Veda Zaccaria 6:13 (tra i DUE = Dio Padre e Dio Figlio)
“Fino a quando (durerà) la visione del Continuo (usurpato), dell’iniquità devastatrice (piccolo corno), dare il Santuario (Celeste) e l’esercito (popolo santo) abbandonati per essere calpestati sotto i piedi? ( veda Dan. 7:7)”
Ciò che si sta domandando per farlo sapere a Daniele, non è per quanto tempo, ma il limite di tempo stabilito da Dio, ovvero quando finirà l’azione oltraggiosa del Piccolo corno chiamato anche Abominazione, Quarta bestia, Anticristo, figlio della perdizione, Babilonia Spirituale, l’Ottava Bestia, di USURPARE il “CONTINUO” ossia il “POTERE ETERNO DIVINO DELLA NUOVA ALLEANZA ETERNA DI CRISTO” calpestarlo sotto i piedi con la corruzione spirituale il peccato, l’idolatria, la distruzione dei PRECETTI DIVINI, l’annullamento del Santo Sabato della Creazione (Genesi 2:1-3; Esodo 20:8-11) etc.
DANIELE 8:14 –
Egli mi rispose: “Fino a duemilatrecento sere e mattine; poi il Santuario sarà purificato”.
Sera e mattina indica un giorno di 24 ore come espresso in Genesi 1.
Daniele 8:14 parla di 2300 giorni, per dare una risposta adeguata a questo “tempo profetico” dobbiamo conoscere le profezie “contenute” in questi 2300 giorni-anni di Daniele 8.14.
Lo spazio di tempo dei 2300 sere e mattina della terza visione va dal terzo decreto di Artaserse nel 457 a.C (Esdra 6:14) al 1844 d. C.
1) I° Decreto: l’Editto di Ciro nel 536 a.C. per la ricostruzione del tempio;
2) II° Decreto: l’Editto di Dario Hystaspes nel 520 a.C. per il completamento del tempio e l’inizio della ricostruzione di Gerusalemme;
3) III° Decreto: il decreto di Artaserse nel 457 a.C. (Esdra 7:12-26), permise a Neemia il completamento della ricostruzione (già avanzata con Esdra) di Gerusalemme (Neemia 6:15) che ristabiliva il diritto legislativo, giuridico, esecutivo perché Israele rinascesse non solo come entità religiosa ma anche come Nazione amministrativa e politica, reggendosi sulle proprie leggi (Esdra 7:25-26; 9: 9). A questo decreto del 457 a.C., si riferiva Dio come inizio della catena profetica delle 2300 sere e mattine di giorni-anni che contiene diverse profezie:
– 457 a.C. -34 d.C. = le 70 Settimane (Dan.9:24) predette al popolo Ebreo che partono dal terzo decreto di Artaserse nel 457, per ricostruire Gerusalemme (come nazione con le proprie Leggi e amministratata da un monarca ebreo) e arriva al 34 d.C. quando i Giudei aveva rigettato e ucciso Cristo per mano romana e perseguitavano i discepoli di Cristo cominciando da Stefano nel 34 d.C.
– 34 d.C – 313 d.C. = i primi secoli di persecuzione ai cristiana ad opera di Roma pagana e completata da Diocleziano. Satana o Lucifero usava l’Anticristo Giudeo per fomentare la persecuzione cristiana, basti leggere Atti degli Apostoli, fino a Costantino che nel 313 con l’Editto di Milano abolisce la persecuzione ed è indotto a cambiare strategia.
– 313 d.C. 538 d. C. = sono gli oltre 2 secoli di lotte per il primato religioso, tra il Cristianesimo e l’Arianesimo Giudaico-anticristiano, concluso con l’alleanza finale tra i vescovi cristiani apostati (cattolici) e i vescovi Giudeo-Ariani che non accettavano la divinità di Cristo. Questa diatribe fu siglata nel Concilio di Rimini in cui si firmò un’alleanza che sottometteva il nascente papato cristiano sotto la direttiva Giudaica pseudo-Cristiana.
E’ d’obbligo valutare alcuni fatti basici prima di arrivare al 1844.
Aureliano aggiunse agli idoli pagani romani, l’adorazione del sole cioè di Lucifero alias Satana a partire dal 270 d.C. : “Sol Invicta fu definitivamente promosso al grado più alto nella gerarchia divina e divenne il protettore ufficiale dei Sovrani (romani) e dell’Impero… [Aureliano nel 270 d.C] pose nel suo nuovo santuario le immagini di Bel e Helios, dio sole, adottato da Palmyra. Nello stabilire questo nuovo culto dello Stato, Aureliano in realtà proclamò la detronizzazione della vecchia idolatria Romana e l’adesione dell’adorazione del sole Semitica (ebrea)… Questa teologia siderale, fondata su antiche credenze degli astrologi caldei, trasformata in età ellenistica sotto la duplice influenza delle scoperte astronomiche e del pensiero stoico, [fu] promossa, dopo essere diventata un’adorazione- panteista del sole (identificare Dio nel sole), al rango di religione ufficiale dell’Impero romano” Franz Cumont, Astrologia e Religione presso i Greci e Romani (ristampa; New York: Dover Publications, Inc., 1960), pp. 55, 56.
Costantino decreta il Dies Solis (giorno del sole), obbligatorio nel 321, nel 380 il Dies Solis si chiamò Dies Dominicus (giorno del Signore) per l’opera certosina degli ebrei che avevano spinto l’imperatore Costantino a decretare la Domenica come giorno di riposo per i Cristiani:
“Giacché un Editto reale non poteva sostituirsi all’autorità Divina, EUSEBIO, un vescovo seguace di Ario, (ebreo e Ariano al pari di Ario), cercava il favore dei principi romani ed era amico e adulatore di Costantino. Egli, SUGGERI’ l’idea che Cristo aveva trasferito il riposo dal Sabato alla domenica”. Come prova in favore di questa nuova dottrina non poté essere prodotta neppure una testimonianza delle Scritture. Del resto, Eusebio stesso, sia pure inconsapevolmente, ne riconobbe la falsità, e indicò il vero autore del cambiamento dicendo: Tutte le cose che dovevamo fare il Sabato, noi le abbiamo trasferite nel giorno di [domenica]”Robert Cox, Sabbath Laws and Sabbath Duties, p. 538.
“Nel 353 d.C. Costanzo (uno dei tre figli dell’imperatore Costantino) divenne l’unico imperatore… e decise di fare diventare la dottrina Ariana la religione dell’intero Impero. Ma stabilì realizzare questo soltanto nello stile ortodosso, tramite un Concilio generale, visto che era così che suo padre (Costantino) aveva stabilito la dottrina di Atanasio (vescovo cattolico), che tutti i cattolici dicevano essere ortodossi, e voleva stabilire la dottrina Ariana con un procedimento simile” Encyclopedya Britannica, p. 366.
COSTANZO completò l’opera e rese la dottrina Ariana una dottrina ortodossa, favorì gli ariani e perseguitò i cattolici che non si sottomisero all’accordo con gli Ariani:
COSTANZO completò l’opera e rese la dottrina Ariana una dottrina ortodossa, favorì gli ariani e perseguitò i cattolici che non si sottomisero all’accordo con gli Ariani:
“Molti (vescovi cattolici) che fino a quel momento erano stati considerati invincibili furono, invece, piegati e si adeguarono alla situazione (compromesso del Cristianesimo con l’Arianesimo Giudaico); quelli che NON sottoscrissero l’accordo furono sospinti e portati, sotto gli occhi di tutti, IN ESILIO; altri furono relegati nella loro stanza, essendo la firma di quella confessione un requisito ed una qualifica indispensabili sia per ottenere che per mantenere la dignità episcopale. Così apparivano le cose in tutto l’impero, sembrava pieno di Ariani, tanto che in tutto l’Oriente non era rimasto nessun vescovo ortodosso…”Bower ‘History of the Popes, Liberius, par. 24,25.
Solo dopo questa “santa alleanza” (Daniele 11:30-32), la quarta bestia vede crescere tra le 10 corna o 10 Tribù d’Israele il “corno della piccolezza” ossia il “piccolo corno” e provvede ad abbattere le tre corna ebreo-ariani, Eruli, Vandali, Ostrogoti (abbattere, nel senso di togliere il potere religioso dell’Arianesimo togliendo loro il potere temporale usato per scalfire la purezza del Messaggio Cristiano). Infatti nella bestia di pocalisse 13 e 17, troviamo sempre le 10 corna, non troviamo 7 corna.
L’Anticristo ebreo aveva già ottenuto il potere con le alleanze dei vescovi cristiani apostati e regnava dietro il velo del papato con la massima autorità perseguitando i VERI CRISTIANI (Ap. 2:9). Gesù dice a Giovanni che il Cristianesimo dei primi secoli vive nel TRONO DI SATANA (Ap. 2:13) di cui i Giudei erano figli (Giovanni 8:44).
Nel 538 cade il terzo corno ed è decretato che il vescovo di Roma diventi il capo supremo delle chiese pseudo-cristiane di Occidente (Roma) e d’Oriente (Gerusalemme).
Il trono del paganesimo passa al papato Giudaico falso-cristiano …
– 538 d.C. – 1798 d.C. = I 1260 anni di dominio temporale e persecuzione Papale, fu diretta da uomini crudeli tra cui l’EBREO Tomàs de Torquemada pioniere dell’Inquisizione spagnola.
– 1798 d.C. – 1844 d.C. = i 46 anni di predicazione di Miller che, spinto dalla potenza dello Spirito di Dio, risvegliò la spiritualità nelle chiese intraprendendo la predicazione del Messaggio dei tre Angeli, preannunciava l’ inizio della predicazione del secondo Avvento di Cristo. Che succede nel 1844? INIZIA il GIUDIZIO DIVINO!
Nel 1844, allo scadere della lunga profezia dei 2300 anni il Papato Cristiano cadde (morì), il suo potere fu deposto da Napoleone, l‘Europa era liberata dalla persecuzione. In America si costituiva la confederazione degli Stati Uniti; lo Statuto (1776) decretava la libertà religiosa e quella dello Stato, il Signore apriva una porta (Ap.3:8) e la Parola di Dio si predicava con libertà e questo avviene sino ad ora.
Nel 1844,quindi, iniziava il Giudizio Investigativo di tutti i cristiani da Adamo fino ai viventi (E.G.White, GC, p.483) e
cominciava la proclamazione del Messaggio dei tre angeli che giunge fino all’ultima generazione. Il Giudizio effettuava la purificazione del Santuario Celeste (Daniele 7:9-10; Apocalisse capitoli 4 e 5:) dai morti fino all’ultima generazione dei viventi.
In quel tempo (nell’ultima generazione) il rimanente fedele proclamerà il Messaggio dei tre angeli nel tempo in cui Leggi restrittive, abolizione della Bibbia, persecuzione e morte si abbatteranno sui fedeli ubbidienti all’autorità di Cristo e del Padre, anzichè degli uomini. In quel tempo, Cristo tornerà.
Dan. 8: 17, 19 “La visione è per il tempo della fine… perché si compirà nel tempo della fine”. Si riferisce al ritorno di Cristo sulla terra.
Dan. 8:23 =
Alla fine del loro regno – dei 4 generali di Alessandro Magno (Grecia)
quando i trasgressori hanno raggiunto il colmo dell’empietà = gli Ebrei uccidono Cristo il Messia per mano romana e perseguitano i discepoli e i seguaci di Cristo, i Cristiani.
sorgerà un re dal volto feroce = l’autorità ebraica che rappresenta il “piccolo corno” prende possesso del potere papale, dietro il velo e nel segreto, all’interno del papato ibrido Ebreo-cristiano = cattolico (universale). Esso è stato per 2000 anni il trono di Satana (AP. 2: 9,13), escludendo il rimanente fedele
esperto negli intrighi (divinazione, cose oscure, stratagemmi) = Cabala, Talmud, interpretazioni umane e pagane della Parola di Dio, sostituisce l’autorità di Cristo della Sacra Scrittura.
Dan. 8:24
La sua potenza sarà grande – Del Papato.
Ma non sarà potenza sua – in realtà il vero potere religioso-temporale è del “piccolo corno” Giudeo-Israelita che comanda dietro il telo, esso è la “Quarta Bestia”.
Egli- il piccolo corno o come nell’originale il “corno della piccolezza”
Farà prodigiose ruine- distruggerà i poteri (secolari) e insinuerà la falsa religione per distruggere il vero CRISTIANESIMO
Prospererà nelle sue imprese- acquisterà sempre più potere nonostante la sua infedeltà
E distruggerà i potenti e il popolo dei santi- perseguiterà i fedeli per 1260 anni (538-1798) e fino al ritorno di Cristo
Dan.8:25 –
Sarà infranto (il persecutore) senza mano umana..”- (Dan. 2:45) Il Signore stesso libererà il Suo popolo.
Il capitolo 9 tratta la storia della nazione d’Israele letterale e la storia del popolo d’Israele spirituale.
Daniele rimase infermo per alcuni giorni (Dan.8:27), egli fu afflitto dalla visione e perdette di vista la nazione d’Israele. Daniele si rese conto che i 70 anni letterali di cattività in Babilonia erano quasi finiti, ma Egli non vedeva ancora segni di liberazione- Dan.9:2.
Il Tempio di Salomone era stato distrutto da Nebucadnetsar e i riti che prefiguravano la morte del Messia erano cessati, egli vedeva un lungo futuro sconosciuto. Questi pensieri e preoccupazioni lo portarono a prostrarsi in preghiera dinanzi a Dio – Dan.9:3-20.
La preghiera di Daniele è la stessa del rimanente di Dio attraverso i secoli, il suo adempimento finale avverrà nell’ultima generazione, quando Dio esaudirà le richieste di perdono e di liberazione che Gesù chiese al Padre nella preghiera Sacerdotale (Giov.17) per il Rimanente.
L’Angelo Gabriele rispose alla preghiera di Daniele per dargli chiare risposte alle domande che lo inquietavano (Dan.9:24-27). Gli spiegò che settanta settimane (490 anni) erano stabilite per il popolo di Israele per ricostruire Gerusalemme e prepararsi alla nascita di Cristo.
Queste 70 settimane profetiche si adempirono con il popolo di Israele letterale, tranne la seconda parte dell’ultima settimana di Daniele 9:27, che si realizzerà al ritorno di Cristo.
Esaminiamo Daniele 9:25-27, il verso 24 lo commentiamo dopo.
Dan. 9:25 – Sappi e intendi che, da quando esce l’ordine di restaurare e riedificare Gerusalemme = Esdra 7:12-26.
– Fino al Messia principe = Cristo.
– Ci saranno sette settimane, più sessantadue settimane = per un totale che sessantanove settimane.
– La piazza e le mura si riedificheranno in tempi angosciosi = durante la ricostruzione di Gerusalemme, i nemici di Dio disturbavano l’opera, vedranno Nehemia capitolo2, 3, 4, 5, 6.
Dan. 9:26-
Dopo le sessantadue settimane = 7+62=69 settimane.
Toglieranno la vita al Messia = uccideranno Cristo.
E nessuno sarà per Lui = il popolo d’Israele Lo rigettò, e Lo uccise per mezzo di Pilato.
E il popolo = le 12 Tribù d’Israele
di un Principe = di Cristo il Messia
che ha da venire = che governerà nel futuro, al Suo ritorno in tutto l’universo.
distruggerà la città e il santuario = il soggetto è “il popolo” del Principe, cioè Israele. Gerusalemme e il Tempio nel 70 d.C., fu distrutto da Tito per colpa dell’apostasia e della ribellione del “piccolo corno” o popolo d’Israele
La sua fine = di Roma pagana per mezzo delle 10 corna sulla bestia o 10 Tribù d’Israele (Dan. 7:7)
verrà come una inondazione = la caduta dell’Impero romano d’Occidente nel 476 d.C. per mano delle orde barbariche o 10 Tribù d’Israele, dopo l’alleanza con coloro che “disertano la Santa Alleanza” (Dan.11:30) di Cristo con l’umanità, cioè il Cristianesimo apostata come citato sopra.
E fino alla fine della guerra ci saranno persecuzioni = Il “piccolo corno” (come abbiamo visto nel cap.8 ) perseguiterà il popolo di Dio Cristiano fino alla fine del mondo, Harmaghedon. Daniele 12:7 usa parole tragicamente chiari circa la persecuzione, in particolare nell’ultima generazione, del Rimanente Fedele di Cristo: “ciò sarà per un tempo, per due tempi e per la metà di un tempo (1260 gg.); e, quando la forza del popolo santo sarà interamente infranta, allora tutte queste cose si compiranno” Dan. 12:7.
“Divorava e schiacciava le sue vittime e calpestava coi piedi tutto ciò che rimaneva…” Dan. 7:7. “La quarta bestia sarà un quarto regno sulla terra, che sarà diverso da tutti gli altri regni e divorerà tutta la terra, la calpesterà e la stritolerà” Dan. 7:23-25.
Dan. 9:27 – “ Egli- Cristo.
Stabilirà un Patto = LA NUOVA ALLEANZA ETERNA.
Con molti = tutti gli uomini, ma la promessa si adempirà solo sul Rimanente fedele a Dio.
Durante una settimana = profeticamente è di 7 anni. La predicazione di Cristo prima di essere crocifisso fu di tre anni e mezzo, Egli invitò alla conversione e la salvezza non solo per gli Ebrei, ma per tutto il mondo.
E in mezzo alla settimana farà cessare sacrificio e oblazione = Con la sua morte Cristo abolì le pratiche cerimoniali, il popolo d’ Israele, tuttavia, lo rigettò e continuò le sue pratiche religiose ormai inutili (veda quì). Con la persecuzione di Stefano nel 34 d.C. finiscono le 70 settimane d’Israele.
Cristo diede ancora tempo di grazia ai figliuoli del suo popolo ribelle affinché potessero capire quest’eventi e pentirsi, ma anche i figliuoli lo rigettarono. Si compiva così nel 70 d.C. il tempo definitivo di grazia per il popolo di Israele che, perseverando nel rigetto di Cristo, sperimentò la profezia “… Il Suo sangue sia su noi e i nostri figliuoli…” – Matteo 27:25.
La distruzione di Gerusalemme e del Tempio fece cessare irrevocabilmente la storia del popolo di Israele come popolo di Dio che subiva le conseguenze della sua infedeltà, ed andarono dispersi per le nazioni del mondo.
E sulle ali = con la velocità di un volatile.
Dell’Abominazione = falsa religione e inganni dell’Anticristo Giudeo-Israelita o “piccolo corno” supportato da Satana (Ap. 13:4)che con il Cristianesimo Apostata (Falso Profeto) ingannerà alla fine del mondo TUTTA l’umanità (Ap. 13:3).
Per approfondire sull’Abominazione e la seconda parte della settimana di Daniele 9:27 https://www.avventismoprofetico.it/new/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=1038#sthash.mH7EKVoo.dpbs
Verrà un devastatore = un persecutore, l’ANTICRISTO.
Il piccolo corno (Dan.8) simboleggia Roma in tutta la sua storia, incluse le due fasi, PAGANA E PAPALE,
è il potere complessivo della bestia (Giuda) le dieci corna (le dieci tribù d’Israele).
E questo = il persecutore (abominazione) durerà o agirà.
Finché la completa distruzione = dell’abominazione, alla fine del mondo.
Che è decretata = da Dio, e predetta nella Profezia – Dan.2:44, Dan.7:26, Dan.8:25, Dan.9:27, Dan.11:45, Ap.17:16, Ap.18.
Non piombi sul devastatore = sull’abominazione, che sarà distrutto per completare la storia profetica del mondo.
Nella seconda parte del versetto 9:27 si parla della “bestia scarlatta” che porta “la donna” o Chiesa Ecumenica Mondiale, che è ubriaca del “sangue dei santi” nella sua fase finale dell’ultima persecuzione nell’ultima generazione. La predicazione che Cristo offrì al mondo per tre anni e mezzo è un parallelo dell’ultima predicazione del Suo rimanente. Per tre anni e mezzo darà l’ultimo messaggio di avvertimento al mondo in tempo di pericolo e persecuzione – Dan.12:7, Ap.13:5, Ap.11:2,3.
In Daniele 9:26 e 9:27 troviamo la risposta alle due domande che i discepoli fecero a Gesù riguardo la distruzione di Gerusalemme e della fine del mondo:
“Dicci, quando avverranno queste cose (distruzione di Gerusalemme e del Tempio) e quale sarà il segno della tua venuta e della fine dell’età presente? – Matteo 24:3.
Gesù rispose alla prima domanda dei discepoli in Luca 21:20 “Quando aveste visto Gerusalemme circondata d’eserciti (romani), sappiate allora che la sua desolazione è vicina”.
Gesù aggiungeva alcuni particolari alla profezia che l’Angelo aveva dato a Daniele e che riguardava la distruzione eterna di Gerusalemme terrena alla fine del mondo. La distruzione del 70 d.C. era solo un esempio del futuro e della fine dei tempi.
La seconda domanda ( sulla fine del mondo), trova la risposta “nell’Abominazione” di Matteo -24:15, che rappresenta il potere del “corno della piccolezza” in sintonia a Satana e al Falso Profeta o Cristianesimo apostata, tre Spiriti Immondi (Ap. 16:13) che agiscono all’unisono secondo Apocalisse 13:4,5,12-16. Gesù cita ai discepoli Daniele 9:27, seconda parte e conferma la profezia di Daniele -11:41-45, applicata nell’ultima generazione nelle linee di tempo di Daniele -12:5-13 perché è la profezia rivelata ai “saggi” (Dan.12:4,10) al tempo della fine, NELL’ULTIMA GENERAZIONE.
“Quando dunque avrete veduta l’abominazione della desolazione, della quale ha parlato il profeta Daniele, posta in luogo santo (chi legge vi ponga mente), allora quelli che saranno nella Giudea (nelle città) fuggano ai monti (si ritirino in luoghi solitari) -Matteo 24:15,16.
“I predicatori devono presentare la sicura parola profetica come fondamento della fede degli Avventisti del Settimo Giorno. Devono studiare con determinazione le profezie di Daniele e Apocalisse, sulle parole: “Ecco l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo” -Giovanni 3:16. Il capitolo 24 di Matteo mi è stato presentato ripetute volte come qualcosa a cui deve essere attratta l’attenzione di tutti. VIVIAMO OGGI nel tempo in cui la predizione di questo capitolo si sta compiendo. SPIEGHINO i nostri predicatori e maestri QUESTA PROFEZIA a chi istruisce. Escludano dai loro discorsi i temi di minore importanza e presentino LE VERITA’ CHE DECIDERA’ IL DESTINO DELLE ANIME. -Obreros Evangelicos, pag. 154,15.
“Tutto il ventiquattresimo capitolo di Matteo profetizza gli eventi che precederanno il ritorno di Cristo, e la distruzione di Gerusalemme è presa a simbolo dell’ultima definitiva distruzione del mondo per mezzo del fuoco” E.G.White Ms 77 (1899) – Last Day Events 18.
La distruzione di Gerusalemme fu la conseguenza del rigetto, da parte degli Ebrei, degli insegnamenti di Cristo. Egli predicò per tre anni e mezzo, solo gli Ebrei cristiani si salvarono e si rifugiarono a Pella avendo creduto agli avvertimenti di Gesù. Elena White diceva che quest’avvenimento è simbolo della distruzione del mondo per mezzo dell‘ira di Dio (trombe, Piaghe) dopo che il mondo avrà rigettato il messaggio dei tre Angeli (Ap.14:6-12) che saranno predicati per 1260 giorni [Dan.12:7, Ap.13:5] come avvertimento finale contro la Domenica che calpesta il vero giorno di riposo, il Sabato [Esodo 20:8-11], e rende il culto alla bestia (Ap.13:4) anzichè a Dio, perché la domenica è un marchio che distingue l’Anticristo.
Solo un rimanente fedele sarà suggellato e si salverà.
“Le Profezie (quali?) ci dicono che il Papato riconquisterà la perduta supremazia e che i fuochi della persecuzione saranno riaccesi per le concessioni opportuniste del sedicente mondo protestante” -Ellen G. White, Selected – Messages, vol.2, pp. 367,368.
La persecuzione inizierà in Europa ma il segno biblico che da inizio ai 1335 giorni di Daniele 12 sarà…
“Quando gli Stati Uniti rigetteranno gli statuti del loro governo per elaborare una Legge sulla Domenica, con questo atto il Protestantesimo si unirà con il Papato. In tal modo si darà potere alla TIRANNIA che ha cercato con avidità l’occasione di rafforzare il suo dispotismo intransigente” – E.G.White, Testimonies for the Church, vol.5, p.711.
Nel 1844 ebbe inizio il Giudizio Investigativo che finirà con la chiusura del tempo di Grazia per il mondo. L’Angelo mostra a Daniele gli obbiettivi generali di questo Giudizio:
Dan. 9:24
Cessare l’empietà = del potere che perseguita il popolo di Dio.
Porre fine al peccato = del popolo di Dio. Pentimento, abbandono del peccato.
Espiare l’iniquità= la purificazione del Santuario equivale al “giorno di Espiazione”, che riconciliava il popolo a Dio. In questo tempo, Dio cancella i peccati perdonati, accumulati nel Santuario Celeste, e purifica il suo popolo fedele. Il Giudizio iniziato dai morti arriverà ai viventi nell’ultima generazione prima del ritorno di Cristo. Alla chiusura del Giudizio e del tempo di prova e di Grazia i peccati del rimanente fedele saranno posti su di Satana.
Addurre una giustizia eterna = nella vita del Suo popolo fedele avendolo purificato da ogni colpa e suggellato dopo aver superarto il Giudizio, per vivere senza intercessore durante le piaghe, nell’attesa di Cristo.
Per suggellare visione e profezia = quando la purificazione del Santuario sarà terminata, si perverrà alla fine della storia di questo mondo, inizierà il Regno di Dio, che compirà la profezia.
La terza Visione di Daniele del capitolo 8 e 9 presenta verità che coinvolgono i “due popoli” , Israele carnale e Israele spirituale, perché si estende sino al ritorno di Cristo.
I Giudei dominavano “il piccolo corno” pagano romano essendo stato formato dai quattro venti del cielo, come gli altri imperi (Daniele 7:2-3), come pure ha dominato sul “papato pseudo-Cristiano” sin dal suo nascere.
Questo è il “mistero d’iniquità” rivelato nell’ultima generazione
IV^ VISIONE
La quarta Visione del capitolo 11 di Daniele, rivela un Sesto Impero [Dan. 11: 35 -39], un Settimo Impero [Daniele 11:40] e nel tempo del settimo impero, un Ottavo Impero [Dan. 11: 41 – 45 – 12: 1 – 3 – Ap. 17:11].
Il sesto Impero iniziò nel 1798 in Francia con la Rivoluzione Francese in cui si sviluppò l’ideologia ATEA. L’ateismo poneva i valori umani indipendente da Dio, questo potere inflisse la ferita al Papato nel 1798. L’ideologia atea si estese fino in Russia [1918] con il Comunismo e in quasi tutti i paesi dell’Est. Molti cristiani soffrirono il martirio. Si riconosce nell’ateismo Illuminato il potere Giudeo-Israelita che detiene l’economia mondiale e finanzia guerre e rivoluzioni al fine di dominare il mondo dal punto di vista economico, militare, politico e principalmente religioso
Daniele -11: 35 – 39 descrive la conquista al potere dell’ateismo-Comunismo.
Nel 1989 con la Caduta del Muro di Berlino cade il Comunismo simbolico, mentre il vero comunismo si è ramificato in tutto il mondo, si sfalda l’Impero Russo. Gli Stati Uniti restano l’unica Super-potenza e Settimo Impero governato dall’uno per cento della popolazione composta dai ricchi ebrei che dalla Russia spostarono la loro sede negli Stati Uniti per preparare l’ultimo assalto al Cristianesimo. Inizia la lotta finale tra i poteri religiosi del Giudaismo e il Cristianesimo.
Il Potere Papale del Medioevo si alleò con l’Anticristo per ottenere potere e gloria, osservò la Domenica (giorno del sole, culto pagano), resa obbligatoria da Costantino con un DECRETO e perseguitò i fedeli che osservavano il Sabato Biblico. Allo stesso modo l’Ottava Bestia, si alleerà con le potenze democratiche occidentali (Stati Uniti) e con le chiese protestanti e di altre estrazioni attraverso l’Ecumenismo, per sottomettere tutto il mondo. Un DECRETO negli Stati Uniti sull’osservanza obbligatoria della Domenica, come quello di Costantino nel 321, metterà lo Scettro del potere nelle mani del Papato ebreo che perseguiterà ancora una volta il rimanente fedele che osserva il Sabato Biblico.
Il Nuovo Ordine Mondiale sarà capeggiato dalla bestia Giudeo-papale che troverà un appoggio insostituibile nei protestanti apostati (vedi Sionismo Cristiano), e dirigerà le decisioni dei governanti del mondo. Darà vita all’ ultima persecuzione nella storia di questo mondo, descritta nella quarta Visione di Daniele -11: 41 – 45 e Dan.12:5-13.
Daniele 12: 5-13 è l’epilogo in cui è descritto lo svolgimento finale del dramma della quarta visione di Daniele -11: 40-45 e 12: 1-4. In esso troviamo al verso 7 la persecuzione futura del rimanente, per 1260 giorni; nel verso 11 la bestia che esce dall’abisso ed è stabilita in tutto il mondo per 1290 giorni, il quale porterà la “desolazione” della persecuzione e del Decreto di morte per il popolo di Dio.
L’attesa della liberazione da parte del rimanente sarà di 1335 giorni, quando si sentirà la voce di Dio [E.G.White, GC, p.636 -Ap. 16:17], che benedice il suo popolo e dice il giorno e l’ora della venuta di Gesù – E.G.White, GC, p640.
I 1335 giorni racchiudono i 1260 e i 1290 giorni, e si sovrappongono tra loro perché sono tre linee di tempo contemporanee. Sono letterali (un giorno = un giorno) perché riferiti alla persecuzione dell’ultima generazione ad opera dell’Anticristo Giudaico-Israelita che opera all’interno del Papato; iniziano con la Legge Domenicale obbligatoria negli Stati Uniti e poi in tutto il mondo, finiscono quando si sente dal cielo la voce di Dio che libera il Suo popolo [Dan.12:12, GC, pp.636,637].
La profezia delle linee di tempo di Daniele 12 non ci è data per segnare la data del giorno e l’ora della seconda venuta di Cristo. Essa traccia una l’inea degli eventi che inizieranno con il DECRETO della Legge Domenicale per illuminare il sentiero del rimanente dell’ultima generazione, che potrà riconoscere il percorso di tali eventi, e sapere come affrontarli.
“Lo studio dell’Apocalisse ci porta alle profezie di Daniele, ed ambedue i libri contengono insegnamenti di somma importanza dati da Dio agli uomini, circa gli avvenimenti che hanno da svilupparsi alla fine della storia di questo mondo” – E.G.White, GC.