Secondo il vice presidente del Venezuela Nicolas Maduro, la malattia di Hugo Chavez sarebbe il risultato di un piano elaborato per destabilizzare il Venezuela dall’interno.
Vi ricordate la morte prematura e strana di Yasser Arafat? L’eroe palestinese è morto misteriosamente, e come tutti saprete negli ultimi mesi sono emerse pesanti ombre sulla sua scomparsa, con la quasi certezza che sarebbe stato avvelenato e quindi assassinato. Ora è Hugo Chavez a lottare tra la vita e la morte e, manco a dirlo, il Venezuela è un Paese scomodo per l’Occidente, scomodissimo. I venezuelani infatti hanno la fortuna, ma anche la sfortuna, di camminare sopra immensi giacimenti di petrolio, e Chavez è reo di aver voluto nazionalizzarle queste immense riserve energetiche. Ombre si sono addensate anche intorno alla malattia del presidente bolivariano, che da dieci anni a questa parte ha sempre vinto ogni tornata elettorale in modo limpido e democratico. Finora però erano solo dubbi, pour parler relegati alla stampa complottistica, finora infatti. Ora qualcosa di più c’è dopo che il vice presidente, nonchè erede designato di Chavez, Nicolas Maduro, ha denunciato l’esistenza di un ”piano per destabilizzare” il Venezuela dietro la malattia del leader Hugo Chavez. Maduro ha parlato durante una riunione del governo trasmessa in diretta TV. Hugo Chavez si è ammalato perché “è stato attaccato“, come è successo con il leader palestinese Yasser Arafat, ha aggiunto il vicepresidente venezuelano, sostenendo che “una commissione speciale di scienziati” potrà confermare questa tesi.”Non abbiamo dubbi sul fatto che il comandante sia stato attaccato con questa malattia“, ha aggiunto Maduro. “Si tratta di un tema molto serio”, ha proseguito il vicepresidente, aggiungendo che “gli storici nemici della nostra patria hanno cercato il modo per danneggiare Chavez“. Maduro ha parlato durante una riunione del governo trasmessa in diretta tv, spiegando che una commissione scientifica indagherà sulla possibilità che la malattia sia stata provocata da un attacco nemico. Proprio seguendo questa linea, il Venezuela ha espulso dal suo territorio l’addetto militare dell’Ambasciata Usa David Del Monaco per aver agito a favore della destabilizzazione del Paese. Intanto le condizioni di salute di Chavez sembrano essere peggiorate negli ultimi giorni, e si teme che l’infezione che lo ha colpito dopo l’ennesima operazione possa essere più grave del previsto. Accuse pesantissime quelle lanciate da Maduro, accuse che però sembrano inquietanti dal momento che il Venezuela, al pari di Siria, Libia, Afghanistan, Iraq, Cuba, Iran e Nord Korea, rientra all’interno della speciale classifica di “nemici numero uno” dell’Occidente. Ora, alla luce degli ultimi dieci anni, emerge con chiarezza che ciascuno di questo paesi ha subito pressioni più o meno palesi, in alcuni casi, vedi Libia, Siria, culminati persino in ferocissime guerre civile foraggiate dall’Occidente. Una cosa però è certa, il governo di Chavez sembra aver la forza di poter continuare anche senza di lui, scompaginando così le cose. FONTE
5 marzo 2013