Da un recente rapporto del Cremlino si viene a conoscenza di una misteriosa “reliquia/arma”, l’ Arca di Gabriele, che sarebbe stata trasportata in Antartide. Un articolo apparso sul sito eutimes.net fa un resoconto abbastanza dettagliato della scoperta, dei fatti accaduti e del trasporto di un misterioso oggetto, una antica reliquia o antica arma (aliena?) denominata Arca di Gabriele, dall’Arabia Saudita all’Antartide scortato dalla marina da guerra russa. Ritenendo interessante il contenuto vi presentiamo la versione italiana dell’articolo.

Mistero Arca di Gabriele

Un rapporto da capogiro che circola nel Cremlino oggi predisposto dal Ministero della Difesa ( MoD ), afferma che il lancio improvviso ieri dalle forze Aerospace ( AF ) di due satelliti è stato fatto per la protezione della Federazione Navale alla nave di ricerca Ammiraglio Vladimisky che è appena partita dal porto saudita di Jeddah dopo aver preso a bordo di un oggetto misterioso descritto come Arca di Gabriele la cui importanza è ritenuta così vitale che il Presidente Putin ha inoltre ordinato alle navi da guerra incrociatore lanciamissili Varyag , la Sovremennyy classe destroyer Bystry , Boris Chilikin -class flotta oiler Boris Butoma , e il potente rimorchiatore di salvataggio Alatau, alla fine della loro attuale missione in India, di incontrarsi con l’ Ammiraglio Vladimisky nel Oceano Meridionale dotandolo di protezione durante il suo viaggio verso l’Antartide.

Secondo questo rapporto, la missione senza precedenti intrapresa dalla nave di ricerca Ammiraglio Vladimisky è iniziata il 6 novembre, quando partì da Kronstadt per la prima spedizione in Antartide della Federazione in 30 anni, e descritto dal Ministero della Difesa come avente alta importanza “critica militare-religiosa”, il suo carico comprende anche capsule con suolo russo, che sarà collocato nelle aree di militari siti di gloria e di sepoltura dei marinai russi nei porti selezionati di chiamata. Ad avviare questa sorprendente missione, questo rapporto spiega, è stato il contatto avvenuto il 25 settembre di Sua Santità il Patriarca Kirill di Mosca con i rappresentanti del Custode delle Due Sacre Moschee a La Mecca, in Arabia Saudita, per quanto riguarda un misterioso antico  ”dispositivo/arma”, denominato Arca di Gabriele, scoperto sotto la Moschea di al-Haram (Grande Moschea) durante quello che si è trasformato in un progetto di costruzione molto controverso iniziato nel 2014. A sollevare gravi preoccupazioni negli emissari della Grande Moschea, questo rapporto continua, è stato quando questo misterioso “dispositivo/arma” è stato scoperto il 12 settembre in un tunnel che una squadra di 15 uomini stava scavando, e che nel loro tentativo di rimuoverlo sono stati immediatamente uccisi da un massiccia “emissione di plasma” così potente che ha rovesciato una gru da costruzione uccidendo almeno altre 107 persone.

Catastroficamente peggio, la relazione nota, è che appena una quindicina di giorni dopo il primo tentativo di rimuovere questo misterioso “dispositivo/arma” fatto il 12 settembre, un altro tentativo è stato fatto il 24 settembre, e questo ha ucciso più di 4.000 persone a causa di un altra “emissione di plasma” massiccia che ha messo decine di migliaia di persone in preda al panico, ma per i funzionari sauditi  la causa di questo sarebbe addebitabile ad una fuga precipitosa delle persone. Dopo il catastrofico numero di morti causati con il secondo tentativo dei sauditi di rimuovere questo misterioso “dispositivo/arma”, il rapporto continua, Sua Santità il Patriarca Kirill è stato poi contattato dagli emissari della Grande Moschea per quanto riguarda uno dei più antichi manoscritti islamici posseduti dalla Chiesa ortodossa russa che è stato salvato dai crociati cattolici nel 1204, quando saccheggiarono la chiesa della Santa Sapienza (ora conosciuto come Santa Sofia ) a Costantinopoli (oggi Istanbul, Turchia), dal titolo “Istruzioni di Gabriele a Maometto“. Importante notare, questo rapporto spiega, e praticamente sconosciuto in Occidente, era che le Crociate cattoliche (e come si rispecchiano oggi) erano non solo contro i popoli di fede islamica, ma anche contro quelli di fede ortodossa russa, e perché, durante queste crociate, la Chiesa ortodossa russa non solo ha protetto le proprie librerie religiose dalla distruzione, ma anche quelli appartenenti ai musulmani.

Per quanto riguarda il contenuto di questo antico manoscritto islamico, “Istruzioni di Gabriele a Maometto”, il rapporto fa notare brevemente, che ruota attorno un gruppo di istruzioni impartite a Maometto da Gabriele in una grotta chiamata Hira, che si trova sul monte chiamato Jabal an- Nour, vicino alla Mecca, in cui il celeste ha affidato alle cure di Maometto una “scatola/arca” di “immenso potere” vietandone l’uso in quanto apparteneva solo a Dio e doveva, invece, essere sepolta in un santuario al “posto di culto utilizzato dagli Angeli prima della creazione dell’uomo” fino a quando il suo futuro verrà scoperto nei giorni di Yawm al-Qiyamah o Qiyamah, che letteralmente significa “giorno della risurrezione“. Anche se questo rapporto MoD cita praticamente nulla sulle conversazioni tenutesi tra Sua Santità il Patriarca Kirill e gli emissari del Grande Moschea con riferimento a questa misteriosa “arma/dispositivo”, fa incredibilmente sapere  che quando il presidente Putin è stato informato di questa grave situazione, il 27 settembre, non solo ha immediatamente ordinato la missione in Antartide per la nave da ricerca Ammiraglio Vladimisky, ma ha anche ordinato 3 giorni dopo, il 30 settembre, alle forze aerospaziali di iniziare a bombardare terroristi e gli obiettivi degli Stati islamici in Siria. Per quanto riguarda ciò che questo misteriosa “arma / dispositivo” in realtà è non ci è permesso di riferire in merito a causa delle restrizioni che dobbiamo rispettare non essendo autorizzati a pubblicare anche i più semplici scorci di ciò che accade dietro le mura del Cremlino, servono attualmente dei permessi per farlo.

Questo quanto scritto sul sito citato, da altre fonti intanto si viene a sapere che l’8 dicembre 2015 una squadra navale russa, su disposizione del Ministero della Difesa, avrebbe trasportato un misterioso artefatto dall’Arabia Saudita alla volta dell’Antartide. La spedizione è stata richiesta dal leader mondiale della Chiesa Ortodossa russa, il patriarca Kirill di Mosca, il quale si è incontrato in Antartide con l’armata navale della Federazione Russa incaricata di trasportare e scortare la mitica Arca di Gabriele, che dall’Arabia Saudita sarebbe dovuta giungere in Antartide per essere affidata nelle mani del Custode delle due Sacre Moschee, in modo da propiziare un “antico rito” attraverso la lettura di un “testo segreto” di cui una copia è stata consegnata pochi giorni fa da Papa Francesco al Patriarca Kirill durante il suo viaggio a Cuba, quando questi due importanti leader cristiani si sono incontrati per la prima volta dopo quasi 1.000 anni. Sebbene l’esatta natura delle discussioni tra il Patriarca Kirill e Papa Francesco rimane segreto, in base alle informazioni degli analisti del Ministero della Difesa Russo,  sembra che Papa Francesco abbia dato al Patriarca Kirill un ‘manoscritto antico segreto” che appartiene all’ Arca di Gabriele, che, secondo la leggenda, è stato scritto direttamente dai “vigilantes” (angeli?) descritti nel libro di Enoch.