Papa Francisco ha pronunciato parole il cui senso è che il Figlio di Dio ha commesso un peccato.
Diamo un'occhiata alle parole con cui papa Francisco commentò un passo del Vangelo:
"Gesù in una occasione invece di tornare a casa con la Sua famiglia che era a Gerusalemme, rimase nel tempio causando sofferenza a Maria e Giuseppe, perché non Lo trovarono. Forse, per questa "scappatella", Gesù dovrebbe chiedere perdono ai Suoi genitori. Il Vangelo non lo dice, ma penso che lo possiamo supporre"
Papa Francisco, suggerisce che Gesù ha peccato contro Maria e Giuseppe e quindi doveva chiedere perdono.
Leggiamo il testo incriminato:
“I Suoi genitori (di Gesù) andavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando giunse all'età di dodici anni, salirono a Gerusalemme, secondo l'usanza della festa; passati i giorni della festa, mentre tornavano, il Bambino Gesù rimase in Gerusalemme all'insaputa dei genitori; i quali, pensando che Egli fosse nella comitiva, camminarono una giornata, poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; e, non avendolo trovato, tornarono a Gerusalemme cercandolo. Tre giorni dopo Lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri: li ascoltava e faceva loro delle domande; e tutti quelli che l'udivano, si stupivano del Suo senno e delle Sue risposte. Quando i Suoi genitori lo videro, rimasero stupiti; e Sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io ti cercavamo, stando in gran pena». Ed Egli disse loro: «Perché Mi cercavate? Non sapevate che Io dovevo trovarmi nella casa del Padre Mio?» Ed essi non capirono le parole che Egli aveva dette loro. Poi discese con loro, andò a Nazareth, e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, in statura e in grazia davanti a Dio e agli uomini” Luca 2:41-52.
In effetti è Gesù che rimprovera Giuseppe e Maria per aver dimenticato quello che l’angelo aveva detto a Maria (Luca 1:26-38) e quello che in sogno Giuseppe udì (Matteo 1:18-25). Loro sapevano quale era la missione di Cristo.
Sorge la domanda, ma papa Francisco ha confuso la Divinità, la Perfezione e la Giustizia di Cristo, l’IO SONO, il nostro Creatore e Messia Rendentore, il Figlio di Dio NON generato ma Dio Egli stesso ab eterno e in eterno, con i vari santi da lui nominati, molte volte di scelta inadeguata e nominati da uomini, anche se leader religiosi, altrettanto peccatori? Solo Dio conosce il cuore santificato degli uomini perché SOLO LUI può santificare e purificare il cuore degli uomini sinceri.
Il peccato nasce con l’essere umano trasmesso da Adamo ed Eva. E’ innato.
Solo questa consapevolezza può condurci ai piedi di Cristo nostro Creatore e Salvatore con umiltà per chiedere la guarigione e la liberazione del peccato, ubbidendo volontariamente, e per amore, alla Sua autorità. http://adelantelafe.com/ultimo-capitulo-del-evangelio-segun-francisco-cristo-pide-perdon-escapada/
«L’IMPOTENZA» DI DIO SECONDO FRANCISCO
Nell’omelia del 29 ottobre 2015 nella Casa Santa Marta papa Francisco ha detto:
"Il dono è l'amore di Dio, un Dio che non può separarsi da noi. Questa è l'impotenza di Dio. Diciamo: "Dio è potente, può fare tutto!". Meno una cosa: separarsi da noi! Nel Vangelo l'immagine di Gesù che piange su Gerusalemme, ci fa capire qualcosa di questo amore. Gesù ha pianto! Egli pianse sopra Gerusalemme e in questo pianto è tutta l'impotenza di Dio: la Sua incapacità di non amare, di non separarsi da noi. […] Il più cattivo, il più blasfemo è amato da Dio, con una tenerezza di padre, di papà. […] Dio piange per i malvagi, che fanno tante brutte cose, tanto male all'umanità. Aspetta, non condanna, grida. Perché? Perché ama!".
Un «Dio» che «non può separarsi» dalle Sue creature è necessariamente un «Dio» immanente, un «Dio» in conformità con la dottrina del monismo panteistico della scuola gnostica, che per natura è "incapace" di separarsi di ogni altra cosa o persona, è un’emanazioni della Sua stessa essenza, scintille della sostanza divina che tornerà a essa una volta diventata consapevole della vera natura infinita e divina, attraverso la «conoscenza» gnostica, cabalistica e diabolica: «Sarete come Dio» (Genesi 3:5). È necessario riconoscere in questo fatto innegabile, tremendo e inquietante che papa Francisco non è cristiano, ma un evoluzionista panteistico nella linea di pensiero di Teilhard de Chardin (come Francisco gesuita ebreo, pronipote dell'ebreo Voltaire)...
Fonte: http://www.news.va/es/news/papa-dios-no-condena-porque-nos-ama-con-ternura-es http://in-exspectatione.blogspot.it/2015/10/la-impotencia-de-dios-segun-francisco.html
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